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Grazie Tania, sei leggenda

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Grazie Tania, sei leggenda. Hai mandato quasi in tilt internet dopo la vittoria mondiale da 1 metro a Kazan 2015. Atleti, tifosi, giornalisti, agenzie stampa, appassionati e semplici utenti: tutti emozionati per quella che è la gioia più grande della tua carriera, che poi è un po’ quella di tutti, dato che mai hai provato a elevarti su un altro piano. Umana è l’aggettivo più bello per descriverti.

Grazie Tania, sei leggenda. Abbiamo pianto con te, abbiamo gioito con te, poche volte siamo rimasti delusi e molto spesso abbiamo festeggiato. Ma un urlo così, per stemperare la tensione di quarantasette minuti di batticuore, non l’abbiamo mai cacciato. Sei campionessa del mondo, e non importa se il metro non è specialità olimpica. I tuffi sono eleganza, tu sei la più elegante e il metro è l’esame migliore per sottolinearlo. Ci basta.

Grazie Tania, sei leggenda. Hai vinto la prima medaglia d’oro mondiale femminile dei tuffi italiani, hai rifatto suonare l’inno di Mameli in una rassegna iridata quarant’anni dopo Klaus Dibiasi. Sai in quanti si ricordano di Calì 1975? Ti aiutiamo: purtroppo per Klaus, una leggenda simpatica e accogliente come del resto tuo papà Giorgio, suo grande amico e rivale, pochi. Per molti anni sarà questa la gara leggendaria dei tuffi azzurri. 28 luglio 2015, Kazan, 1 metro. Con te protagonista, al centro di tutto.

Grazie Tania, sei leggenda. Hai riscattato al meglio il quinto posto nel sincro 3 metri con Francesca Dallapè, sapevamo quanto ci tenevate a confermarvi sul podio e strappare in anticipo la qualificazione olimpica. Ma sappiamo che non siete state perfette. E sappiamo pure che lo sapete anche voi. Si è visto, sai?, nella tua voglia di rivincita. Nei tuoi occhi della tigre. Nel tuo prendere la vetta della gara alla prima rotazione e non abbandonarla più. E sappiamo che si vedrà anche da 3 metri, con te a caccia del podio e Francesca per la finale che vorrebbe dire Rio 2016.

Grazie Tania, sei leggenda. Non accade spesso: hai battuto le cinesi Shi Tingmao e He Zi, non le ultime arrivate. Vero: non sono state perfette oggi. Ma lo sei stata tu, almeno nei primi tre tuffi. Avvitamento rovesciato e uno e mezzo rovesciato sono stati ottimi ma non indimenticabili, altrimenti Giorgio non avrebbe esclamato “porca puttana!” dopo l’ultimo. Abbiamo sofferto perché alla Shi servivano i 9.5 e non ha alzato schizzi. Si è fermata ai 9, per fortuna, e i centesimi questa volta ti hanno sorriso. Io, se fossi stato un centesimo, ti avrei sorriso più spesso.

Grazie Tania, sei leggenda. Perché ci ricordiamo tutto quello che hai passato quest’anno, gli infortuni alle World Series e le velate critiche per una finale che non voleva arrivare. E poi è arrivata. E poi è arrivato il bronzo nel sincro misto. E poi è arrivato l’argento nel sincro tradizionale. Non ti sei mai arresa, hai dominato Rostock, hai preparato saggiamente con Giorgio e Oscar Bolzano e Bergamo e ti sei scatenata a Kazan.

Grazie Tania, sei leggenda. Abbiamo ancora i brividi, tutti. Un’emozione così non si provava da tempo. Ed è bello – credici: davvero bello – che sia stata tu a farcela provare. Perché te lo meriti, perché a 30 anni continui a saltare decisa, grintosa, concentrata, innamorata del tuo lavoro. Perché forse nessuno ci credeva più e quando le cose accadono in maniera insperata sono ancora più belle. Perché sei leggenda, Tania.

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Fin/DeepBlueMedia

1 Commento

  1. Gabriele Dente

    28 Luglio 2015 at 22:39

    Non sarà gara olimpica ma certe vittorie, per il loro significato, per come sono ottenute e per come si arriva a ottenerle hanno un peso specifico uguale a una vera medaglia olimpica.
    Bello il commento di Francesco “Io, se fossi stato un centesimo, ti avrei sorriso più spesso”. 😀

  2. Al

    28 Luglio 2015 at 22:23

    …E sei anche bella!

    Si può dire? 🙂

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