Judo
Judo, Grand Prix di Mongolia 2015: Dashdavaa batte il campione mondiale Ganbat
Si è aperto all’insegna dei judoka locali il Grand Prix di Ulaanbaatar 2015, prova del calendario internazionale che si tiene nella capitale della Mongolia. I judoka del Paese asiatico hanno conquistato infatti tre delle cinque medaglie d’oro in palio oggi, collezionando addirittura undici medaglie.
Come da tradizione, la Mongolia ha confermato la sua forza nelle categorie di peso più basse. Un fatto davvero evidente tra i 60 kg, dove i padroni di casa hanno monopolizzato il podio. A sorpresa, però, la medaglia d’oro non è andata al campione mondiale in carica Boldbaatar Ganbat, bensì ad Amartuvshin Dashdavaa, che ha sconfitto il connazionale per ippon dopo un minuto e mezzo di golden score. Il ventisettenne è così tornato sul gradino più alto del podio dopo il Grand Prix di Tashkent (Uzbenkistan) dello scorso ottobre. Il podio è stato completato da Kherlen Ganbold e Tsogtbaatar Tsendochir, medagliati di bronzo.
Numero uno del tabellone dei 73 kg, Tumurkhuleg Davaadorj si è imposto per ippon sul giovane fenomeno giapponese Hirofumi Abe. Il due volte campione asiatico, già vincitore quest’anno del Grand Prix di Tbilisi, ha fatto valere la sua esperienza per rispondere al waza-ari del nipponico, che si rivelò al grande pubblico con la vittoria dello scorso Grand Slam di Tokyo, battendo addirittura Masashi Ebinuma. Sul terzo gradino del podio sono saliti l’altro mongolo Altansukh Dovdon ed il russo Arsen Galstyan, campione olimpico dei 60 kg oramai passato alla categoria superiore.
Il terzo successo per i padroni di casa è arrivato con Sumiya Dorjsuren, che si è imposta nella categoria 57 kg femminile. La ventiquattrenne si è confermata in grande forma e, come nella finale del World Masters di Rabat, ha vinto la finale ai danni della francese Hélène Receveaux. Campionessa olimpica in carica, la giapponese Kaori Matsumoto ha chiuso in terza posizione, privando del podio l’austriaca Sabrina Filzmoser. Medaglia di bronzo anche per la nordcoreana Ri Hyo-Sun.
Nonostante la sconfitta di Receveaux, la Francia ha comunque chiuso la prima giornata con un titolo. Laëtitia Payet, delusa dopo la mancata convocazione per i Campionati Europei di Baku, è andata a prendersi la vittoria per waza-ari sulla sudcoreana Kang Yu-Jeong. Da notare l’assenza di Urantsetseg Munkhbat, campionessa iridata nel 2013, anche se la Mongolia ha comunque trovato il podio con Khorloodoi Bishrelt. L’altra medaglia di bronzo è andata al collo della kazaka Alexandra Podryadova.
Infine, nella categoria 52 kg, la ventunenne giapponese Ai Shishime si è aggiudicata il suo primo Grand Prix in carriera battendo Tsolomon Adiyasambuu per ippon. Numero uno del tabellone, la finlandese Jaana Sundberg non è riuscita a salire sul podio, sconfitta nel match per il bronzo da Bat-Erdene Baljinnyam. Sul podio della categoria sono salite ben tre mongole, visto che in terza posizione si è classificata anche Bundmaa Munkhbaatar.
Domani, il Grand Prix di Ulaanbaatar proseguirà con altre quattro categorie di peso: 73 kg ed 81 kg per gli uomini, 63 kg e 70 kg per le donne.
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Immagine: IJF
giulio.chinappi@oasport.it