Judo

Judo, Grand Slam Tjumen’ 2015: dominano le “seconde linee” giapponesi, segnali di ripresa per Quintavalle

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Con un esercito di cinquantasei judoka a disposizione, la Russia sperava di fare la voce grossa al Grand Slam di Tjumen’ 2105. La nazionale di casa, pur collezionando dodici podi sui tatami della località siberiana, ha però ceduto il passo nei confronti del Giappone, ottenendo due medaglie d’oro (Uali Kurzhev nei 73 kg ed Ivan Vorobev negli 81 kg) a fronte dei sei titoli conquistati dalla nazionale asiatica.

Presenti con quattordici elementi, i giapponesi hanno collezionato nove piazzamenti sul podio. I tecnici del Sol Levante hanno in effetti dato l’opportunità di mettersi in luce a molte “seconde linee”, che non hanno voluto perdere l’occasione di dimostrare le loro capacità in un contesto di rilievo internazionale. Il solo Mashu Baker, medagliato d’oro nella categoria 90 kg, infatti, fa parte della lista dei convocati giapponesi per i Mondiali di Astana. Shinji Kido (60 kg) e Tomofumi Takajo (66 kg) hanno invece la sfortuna di combattere in due categorie dove non mancano i talenti, basti pensare che nella divisione di peso più bassa combatterà nella prova iridata Toru Shishime e non il campione mondiale 2013 Naohisa Takato. Una vittoria importante in prospettiva è invece quella di Hisayoshi Harasawa (+100 kg), da molti considerato come il prossimo grande avversario di Teddy Riner, anche se al momento il numero uno nazionale resta il vicecampione iridato Ryu Shichinohe, nonostante la sconfitta patita ai Campionati Giapponesi Open. Nel settore femminile, infine, sono arrivate le vittorie di Tsukasa Yoshida (57 kg) e Haruka Tachimoto (70 kg).

Alla prova russa ha partecipato anche l’Italia, con una formazione che ha ricalcato quella dei Campionati Europei di Baku (dunque con quelli che possono essere considerati come i migliori elementi). La casella delle medaglie è rimasta ferma a zero, anche se va detto che tutti gli atleti che hanno preso parte alla competizione continentale hanno stentato a Tjumen’, basti pensare che nessun judoka accreditato della testa di serie numero uno ha conquistato la medaglia d’oro e che Marhinde Verkerk (78 kg), fresca campionessa europea, ha chiuso solamente quinta in una categoria che tra l’altro ha visto la vittoria della sua connazionale Guusje Steenhuis, mentre Andreea Chițu (52 kg), si è dovuta accontentare della settima posizione finale. Le note positive arrivano soprattutto da Giulia Quintavalle (57 kg) che si è classificata quinta dopo aver ottenuto tre vittorie e due sconfitte contro atlete di primissimo piano, la rumena Corina Caprioriu (peraltro vincitrice solamente per uno shido) e la canadese Catherine Beauchemin-Pinard. La campionessa olimpica di Pechino 2008 sta dunque ritrovando un livello che dovrebbe consentirle di ottenere una nuova qualificazione a cinque cerchi, a patto ovviamente di dare seguito a questo risultato e soprattutto alle prestazioni che l’hanno accompagnato.

MEDAGLIERE

#

PAESI

O

A

B

TOT

1.

Giappone (JPN)

6

2

1

9

2.

Russia (RUS)

2

3

7

12

3.

Mongolia (MGL)

1

1

1

3

4.

Cina (CHN)

1

1

1

3

5.

Paesi Bassi/ (NED)

1

0

1

2

6.

Svezia (SWE)

1

0

0

1

7.

Portogallo (POR)

1

0

0

1

8.

Spagna (ESP)

1

0

0

1

9.

Israele (ISR)

0

1

2

3

10.

Canada (CAN)

0

1

2

3

11.

Kazakhstan (KAZ)

0

1

2

3

12.

Gran Bretagna (GBR)

0

1

1

2

13.

Romania (ROU)

0

1

0

1

14.

Francia (FRA)

0

1

0

1

15.

Lettonia (LAT)

0

1

0

1

16.

Germania (GER)

0

0

8

8

17.

Belgio (BEL)

0

0

1

1

18.

Polonia (POL)

0

0

1

1

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