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Judo, Grand Slam Tjumen’: nuovo tris di ori per il Giappone, Galeone settima

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Si è concluso quest’oggi il Grand Slam di Tjumen’ 2015, prova che per il secondo anno consecutivo si è tenuta nella città della Russia siberiana. A dominare, come nella prima giornata, sono stati i judoka giapponesi, che hanno collezionato tre medaglie d’oro.

Nella categoria 90 kg, il ventenne Mashu Baker ha bissato il successo del Grand Slam di Baku, ottenendo la terza medaglia d’oro in carriera in una prova di questa importanza, considerando anche il risultato di Tokyo nel 2013. Baker ha beffato i padroni di casa russi, battendo in finale Magomed Magomedov per waza-ari dopo aver sconfitto in precedenza Grigorii Sulemin agli ottavi di finale e Kazbek Zankishiev in semifinale. Quest’ultimo avrebbe poi ottenuto il bronzo assieme al connazionale Khusen Khalmurzaev, che a sua volta aveva eliminato per ippon Walter Facente.

Si è confermato ad altissimo livello anche Hisayoshi Harasawa, vincitore della medaglia d’oro nella categoria dei pesi massimi (+100 kg). Vincitore della medaglia d’oro alle Universiadi di Gwangju due settimane fa, il campione nazionale della categoria Open ha impiegato poco più di un minuto e mezzo per avere la meglio sul padrone di casa Aslan Kambiev. Un altro russo, Soslan Bostanov, ha chiuso in terza posizione alla pari del polacco Maciej Sarnacki.

Infine, l’altro trionfo giapponese è arrivato dalla categoria 70 kg femminile, dove si è imposta la ventiquattrenne Haruka Tachimoto, capace di battere per ippon Linda Bolder, l’olandese che da questa stagione combatte per Israele. La canadese Kelita Zupancic e la tedesca Szaudra Diedrich si sono messe al collo le medaglie di bronzo, mentre l’azzurra Giulia Cantoni è stata subito eliminata dalla russa Irina Gazieva, contro la quale aveva invece ottenuto un’importantissima vittoria in occasione della prova a squadre europea.

La nazionale di casa ha ottenuto la sua unica medaglia d’oro di oggi nella categoria 81 kg, dove ha vinto Ivan Vorobev. Il judoka che ha compiuto tre giorni fa ventisette anni si è regalato il successo più importante della sua carriera, battendo a sorpresa il canadese Antoine Valois-Fortier, medagliato d’argento mondiale e numero uno del tabellone. Il gradino più basso del podio è stato invece monopolizzato dalla Germania, grazie a Sven Maresch ed Alexander Wieczerzak. Il capitano azzurro Antonio Ciano ha ottenuto un’importante vittoria contro lo statunitense Travis Stevens, prima di subire un ippon dal portoghese Diogo Lima.

Lo svedese Martin Pacek è salito sul gradino più alto del podio nella categoria 100 kg, tornando alla vittoria dopo il Grand Prix di Qingdao (Cina) della passata stagione. Lo scandinavo si è imposto per yuko sul lettone Jevgenijs Borodavko, mentre alcuni dei favoriti, come il numero uno Dimitri Peters (Germania) hanno scontato un’eliminazione precoce. Sul podio hanno concluso l’altro teutonico Karl-Richard Frey ed il belga Toma Nikiforov, con quest’ultimo che ha eliminato Domenico Di Guida. Il campano aveva in precedenza superato il russo David Bitiev.

Tornando al settore femminile, la categoria 78 kg ha premiato l’olandese Guusje Steenhuis, ventiduenne che quest’anno aveva già trionfato al Grand Slam di Baku, per poi ottenere il bronzo nella rassegna continentale sempre sui tatami della capitale azera. Il suo successo è arrivato grazie ad uno shido di troppo che ha penalizzato la giapponese Ruika Sato, mentre l’altra nipponica Shori Hamada ha chiuso terza assieme alla tedesca Luise Malzahn, accreditata della testa di serie numero uno. L’azzurra Assunta Galeone ha ottenuto la settima posizione, miglior piazzamento italiano di giornata, grazie alla sua vittoria per hansoku-make sulla russa Vera Moskalyuk. Galeone avrebbe poi ceduto ai quarti di finale contro la britannica Natalie Powell ed ai ripescaggi contro l’olandese Marhinde Verkerk, neocampionessa europea.

La cinese Ma Sisi ha confermato il suo grande momento di forma nella categoria +78 kg, collezionando una nuova medaglia d’oro dopo quella del Grand Prix di Samsun, senza dimenticare il terzo posto di Ulaanbaatar. La ventisettenne asiatica ha battuto in finale la giapponese Nami Inamori, mentre la sua connazionale Yu Song, grande favorita della vigilia, si è dovuta accontentare del bronzo assieme alla tedesca Jasmin Külbs. Elisa Marchiò ha disputato un solo incontro, eliminata dalla russa Aydana Nagorova.

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giulio.chinappi@oasport.it

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