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MotoGP 2015, Rossi-Marquez-Lorenzo ai raggi X: inizia la volata mondiale

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Il 9 Agosto riprenderanno le ostilità per la conquistata del titolo mondiale della MotoGP 2015. Tre piloti sembrano quelli più attrezzato o quantomeno in grado di poter lottare fino in fondo per il successo finale: Valentino Rossi, Jorge Lorenzo e Marc Marquez.

Partiamo da Valentino, tornato quest’anno su livelli incredibili e forse neanche il più ottimista dei suoi tifosi avrebbe potuto prevedere un andamento del genere. Sempre a podio nelle 9 gare disputate, 3 vittorie e la leadership del Mondiale rappresentano dati incontrovertibili sulla grandiosa stagione che sta disputando. Quello che nei nove round disputati ha colpito maggiormente è stata la capacità del 46 di tirar fuori in gara il meglio possibile del proprio pacchetto. Lo sappiamo. Vale non ha mai espresso il suo talento al 100% nel giro secco, come l’unica pole position di Assen dimostra. L’interpretazione che riesce a dare della corsa lo rende sempre estremamente pericoloso per i propri avversari, specie nel corpo a corpo come ormai Marc Marquez, dopo gli episodi in Argentina e Olanda, avrà capito. Un Rossi rinato dunque che può puntare al decimo Mondiale, potendo contare sulla sua M1 precisa e affidabile. La Yamaha, infatti, rispetto alle rivali, ha evidenziato una grande facilità nel set-up che ha sempre esaltato le prestazioni del “Dottore” assecondando alla perfezione le proprie linee e pulizia di guida. Ora già ad Indianapolis ci sarà un bel banco di prova per Valentino su una pista che non è certamente tra le sue preferite. Solo 1 vittoria conquistata sul suolo americano, risalente al 2008 e sotto un vero e proprio diluvio universale che portò anche alla sospensione della gara.

Per quanto concerne Lorenzo, il maiorchino è reduce da due GP poco brillanti, in cui ha totalizzato un terzo e un quarto posto e ha visto allontanarsi, in classifica generale, il proprio compagno di squadra, ora distante 13 punti. Jorge ha molto sofferto l’impiego della gomma 2014 che Bridgestone ha portato in occasione delle corse ad Assen e al Sachsenring, al contrario di Rossi, e ciò è stata la vera discriminante nel duello interno tra i 2 yamahisti. Se andiamo, infatti, ad analizzare l’andamento del campionato noteremo come le prestazioni dei due alfieri della Casa giapponese siano fortemente influenzate dalle scelte del costruttore degli pneumatici. In questo senso, il 99 ha avuto maggiori difficoltà nell’adattarsi ad una mescola, a lui meno “favorevole”, rispetto a Rossi, come la gara di Barcellona insegna. In Catalogna, infatti, la Bridgestone aveva scelto una gomma più morbida e Lorenzo ha centrato il bersaglio pieno ma è anche vero che Valentino si è piazzato alle sue spalle, girando, soprattutto nella seconda parte di gara, come il Martillo. Pertanto, in una visione a lungo termine, Rossi sembra avere qualche possibilità in più che sarà, però, sempre legata alla scelta delle coperture.

La nostra lente di ingrandimento ora si sposta su Marc Marquez che, al contrario del 99 (Lorenzo), negli ultimi due round mondiali sembra aver ritrovato il feeling giusto con la sua Honda. Il ritorno al telaio 2014, infatti, sembra aver dato nuova linfa a Marc che ora riesce a guidare, commettendo meno errori, ed avendo più stabilità in frenata. Un’evoluzione che può rappresentare un problema per i suoi avversari. La classe e la velocità del Cabronçito non sono in discussione e se ora la R213V è tornata ad assecondare il volere del pilota, non sarà semplice arrivare primi al traguardo. Vero è che il distacco dalla vetta è molto ampio, ben 65 punti, ed è ovvio che Marquez dovrà confidare in qualche errore di chi lo precede nella graduatoria generale. Tuttavia, come detto, dal mitico Speedway della 500 Miglia riprenderà la lotta iridata, su un tracciato che, come il Ring, premia la Honda da 5 edizioni e Marc da 4, pensando ai sui trascorsi in Moto2. 

 

 

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1 Commento

1 Commento

  1. Luca46

    18 Luglio 2015 at 17:36

    È prematuro tagliare fuori Marquez. Tuttavia se non succede niente di eccezzionali le sue possibilità sono pressoché nulle. Lorenzo ha fatto 4 vittorie consecutive senza guadagnare la testa del mondiale e questo fatto la dice lunga, così di solito non si vince.

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