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Tennis: il fenomeno Muguruza; Bouchard, che crisi! Italia, dopo Giorgi il vuoto

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L’ultimo Wimbledon ha messo in vetrina tutto il talento di Garbine Muguruza. Sull’erba londinese la spagnola ha raggiunto la sua prima finale Slam della carriera, inchinandosi solo alla “Regina” Serena Williams. Classe 1993 e attuale numero otto del mondo, Garbine ha il futuro tutto dalla sua parte e probabilmente ai Championships abbiamo assistito alla definitivo esplosione di una campionessa pronta a diventare l’erede della Williams, visto che su ogni superficie riesce ad essere competitiva, proprio come la numero uno del mondo.

Certo ora arriva il difficile ed è quello di confermare tutto il buono che è stato fatto nella prima parte di stagione ed è la cosa che non è riuscita in questo 2015 da Eugenie Bouchard. Un mistero quello che sta avvolgendo la canadese, capace di raggiungere almeno la semifinale in tutti e quattro gli Slam dello scorso anno. Subito si è parlato di nuovo fenomeno, di prossima dominatrice ed invece Bouchard è inesorabilmente crollata in questi mesi, non riuscendo a reggere la pressione e scivolando oltre la ventesima posizione. È ancora molto giovane (1994) e quindi avrà tutto il tempo di ritrovarsi.

Chi ha sempre dovuto combattere contro la pressione di un paragone scomodo è Belinda Bencic. Fin dai suoi esordi si è subito parlato di “nuova Martina Hingis”, mettendo una pressione su una ragazza che deve ancora compiere 18 anni e che comunque è numero 22 del mondo. Il rischio di bruciarla è stato elevatissimo, ma Belinda è stata bravissima a reggere tutto e rimanere concentrata sul suo tennis, aiutata proprio da quella Hingis, che l’ha presa sotto la sua ala protettrice.

Alcune volte puó essere un innocuo tweet di Andy Murray a cambiare la carriera di una ragazza appena maggiorenne. Era il 2011 e sul centrale del Roland Garros si affrontavano Caroline Garcia e Maria Sharapova ed intanto dal suo albergo Murray digitiva poche ma significative parole: sto osservando la futura numero uno del mondo. Da quel momento tutti a seguire la carriera della francese, che quasi sicuramente non arriverà mai in cima alle classifica, ma che potrà comunque togliersi grandi soddisfazioni.

Gli Stati Uniti si tengono stretta Serena Williams e sarebbe impossibile anche solo pensare il contrario, ma comunque in futuro non mancano le giovani connazionali pronto a prenderne l’eredità. La più pronta ora come ora è Madison Keys, semifinali agli Australian Open, classe 1995 e numero 18 del mondo. Potenza, forza, ottimi colpi da fondo la accumunano a Serena, ma la paura in America è quella di mettere troppa pressione ad una così giovane ragazza, rischiando di far la fine di Sloane Stephens, costantemente tra le prima trenta del mondo, ma che non ha mai fatto quel salto di qualità tanto atteso.

La parte finale dell’articolo è tutto concentrata sul futuro nero del tennis femminile italiano. La paura di scomparire quando le nostre big diranno basta è davvero dietro l’angolo ormai, perchè dietro Camila Giorgi c’è un vuoto che sembra difficile colmare a breve. La marchigiana è la nostra giovane stella, ma di lei si è detto tutto e anche troppo e gli anni passano e quella definitiva maturazione non è mai arrivata. Dietro Camila c’è il deserto più assoluto: Burnett e Grymalska scomparse, l’astro nascente Martina Caregaro non è mai sbocciato, relegato al numero 343 del ranking mondiale, mentre le uniche piccole speranze arrivano da Jasmine Paolini e Georgia Brescia, entrambe classe 1996, ma comunque ancora lontanissime dai radar del tennis che conta.
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andrea.ziglio@oasport.it

Immagine: FB Supertennis

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