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Tennis, Wimbledon 2015: l’erba si conferma indigesta per l’Italia

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Quella chiusa ieri doveva essere l’edizione di Wimbledon della crescita azzurra e del movimento tennistico italiano attraverso i suoi migliori talenti, ma così non è stato. Tra delusioni ed eterne promesse, infatti, tutti gli azzurri sono usciti dal tabellone prima dei quarti di finale. E’ vero, ci si è messa anche la sfortuna, con un sorteggio che ha penalizzato soprattutto Simone Bolelli e Francesca Schiavone, che al primo turno hanno trovato rispettivamente il numero 5 del mondo, il giapponese Kei Nishikori e Sara Errani, in un derby vinto da quest’ultima.

Inaspettate anche le eliminazioni, sempre al primo turno, di Roberta Vinci e Flavia Pennetta. La prima è stata surclassata dalla 22enne serba Alexsandra Krunic con punteggio di 6-2, 6-4 non entrando praticamente mai in partita. La brindisina, invece, è stata sconfitta dalla kazaka Zarina Dyias per 6-3, 2-6, 6-4 precipitando durante il match in clamorosi black-out che le sono costati l’eliminazione. Anche Paolo Lorenzi è uscito dopo appena un partita, ma si è ben comportato, costringendo il numero 45 del ranking ATP Jiri Vasely a ben due tie-break.

Eliminazione al secondo turno per l’eterna promessa Fabio Fognini, che perde l’ennesima occasione di entrare tra i migliori del mondo per mano del canadese Vasek Popsil, vittorioso sull’azzurro per 6-3, 6-4, 1-6, 6-3.

Chi non poteva permettersi di più dallo Slam inglese è senza dubbio Andreas Seppi, sconfitto al terzo turno dal padrone di casa Andy Murray, futuro semifinalista. L’altoatesino, dopo aver perso i primi due set per 6-2, si sveglia nel terzo, messo in cascina sul 6-1. Il buon momento del numero 1 azzurro è finito però con il “malessere” dello scozzese che ha interrotto il match consentendogli il recupero delle energie necessario per conquistare la vittoria sul 6-1. Le premesse erano alte, soprattutto dopo la finale del torneo di Halle di appena una settimana prima, ma il sorteggio non è stato dei migliori ed il risultato ottenuto non può che considerarsi soddisfacente.

La delusione più grande è stata però Camila Giorgi. Dopo la vittoria del torneo sull ‘erba di ‘s-Hertoghenbosch, ci si aspettava molto dalla maceratese, quel salto di qualità necessario per diventare finalmente “grande”. La 23enne però, si è dimostrata un frutto ancora acerbo per il palcoscenico internazionale, cedendo in maniera indecorosa contro la danese Caroline Wozniacki per 6-2, 6-2 in un match che ha visto la tennista del Bel Paese concedere la bellezza di 32 errori gratuiti.

Non va meglio nel doppio, con Fognini-Bolelli usciti di scena al primo turno contro lo spagnolo Guillermo Garcia Lopez ed il tunisino Malek Jaziri. Si ferma agli ottavi anche la coppia femminile Knapp-Vinci, eliminata dalla kazaka Yaroslava Shvedova e dall’australiana Casey Dellacqua.

La migliore delle italiane è però Flavia Pennetta che, in compagnia della taiwanese Su-wei Hsies, di spinge fino ai quarti del torneo di doppio femminile.

Per l’ennesima volta, dopo un torneo dello Slam, parliamo di occasioni mancate, giocatori ancora acerbi ed incapaci di reggere il ritmo dei migliori. Chissà che tra un anno, con un pizzico di esperienza in più, si potrnno raccontare storie diverse, magari con qualche promessa mantenuta.

Foto:Pagina Facebook Supertennis

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gianni.lombardi@oasport.it

 

 

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