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Tour de France 2015 – Come stanno i Magnifici 4? Froome si esalta, Nibali fatica, Contador è lì

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Come escono i Magnifici 4 dalla prima settimana di Tour de France. Chris Froome, Alberto Contador, Nairo Quintana, Vincenzo Nibali (in rigoroso ordine di classifica): chi è il più in forma, come si sono comportati nelle prime insidie di questa Grande Boucle, fin dove possono arrivare?

 

CLASSIFICA: Chris Froome in maglia gialla, Alberto Contador a 1’03’’, Nairo Quintana a 1’59’’, Vincenzo Nibali a 2’22’’.

 

CHRISTOPHER FROOME – Si sta già atteggiando da padrone indiscusso del Tour de France. Un colpo da maestro sul Muro di Huy per vestire la maglia gialla, attentissimo nella tappa dei ventagli, frullata e controllo assoluto sul Muro di Bretagna, non si è fatto sorprendere nella tappa del pavè.

Solo Vincenzo Nibali ha saputo fare meglio di lui nella cronometro individuale, nella prova a squadre la sua SKY è stata fenomenale anche se qui ha commesso l’unica sbavatura dell’intera settimana: sta per perdersi il quinto uomo a pochi metri dal traguardo, non se ne accorge, viene avvisato e rallenta ma perde la tappa per 62 centesimi.

Vantaggi importanti sugli altri Fantastici 4 e un simbolo del primato vestito nel migliore dei modi lo rendono già il naturale favorito per il successo finale.

 

ALBERTO CONTADOR – Il Pistolero è rimasto abbastanza coperto in questa prima settimana. La sensazione è che stia ancora smaltendo le fatiche del Giro d’Italia e che proverà a trovare la miglior forma in corsa d’opera ma attenzione perché le montagne si avvicinano. Bravo a rimanere nella pancia del gruppo durante la tappa dei ventagli e a non farsi sfuggire di mano la situazione sul Mur de Bretagne, ha invece pagato lo sforzo sul Muro di Huy com’era pronosticabile.

Nonostante il ritiro di Ivan Basso, ha una buona squadra che ieri l’ha ben accompagnato nella cronometro mentre nella prova individuale aveva deluso, unico neo a una settimana sufficiente e in linea di galleggiamento. Ora servirà uno dei suoi attacchi sui Pirenei: un minuto di distacco è recuperabile.

 

VINCENZO NIBALI – Isolato, abbandonato da una squadra da insufficienza cronica. Il vincitore dell’edizione 2014 ha perso un minuto e mezzo in Olanda: rimasto da solo a inseguire il gruppo di testa dopo aver preso un ventaglio come non meriterebbe l’uomo con il dorsale #1.

Sul pavè ha provato ad attaccare in lungo e in largo ma gli altri big non si sono mai scrollati di dosso: il numero realizzato lo scorso anno è lontano anni luce. Fisiologica la decina di secondi persi a Huy, ma è preoccupante il distacco accumulato sul Bretagne: è bastata una frullata per respingerlo dal gruppo dei migliori.

E dire che il Tour era iniziato con una grande crono dove aveva guadagnato su tutti gli altri uomini di classifica. Ha provato a difendersi nella prova a squadre, contenendo il distacco nonostante la formazione deludente che si ritrova accanto. Tante incognite, vedremo se saprà stupirci. Quasi due minuti e mezzo sono forse un macigno troppo grande.

 

NAIRO QUINTANA – Lo scalatore puro dei Magnifici 4. Si sapeva che avrebbe solo dovuto difendersi nella prima settimana e così ha provato a fare. Il colombiano, ora attardato di oltre due minuti da Froome, dovrà iniziare ad attaccare in montagna: da martedì si fa sul serio.

Sembra essere l’uomo che può mettere in crisi questo Froome viste le sue elevate doti di grimpeur ma saranno i Pirenei a darci la prima sentenza. Per il resto anche lui attardato nel vento olandese, ha perso terreno nella cronometro individuale (come da pronostico), si è ben comportato con la sua squadra, compagni su cui potrà davvero contare per iniziare la rimonta. Due minuti sono nelle sue possibilità…

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