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Ciclismo
Tour de France 2015, diciassettesima tappa: Digne-les-Bains – Pra-Loup. Nibali ci riprova?
Arrivano le Alpi. La diciassettesima tappa del Tour de France 2015 si addentra definitivamente sulle strade che daranno vita agli scontri decisivi per la Grande Boucle con i 161km tra Digne-les-Bains a Pra-Loup, già ammirati al recente Giro del Delfinato. I big saranno chiamati inevitabilmente a muoversi.
La regione interessata è quella della Provenza-Alpi-Costa Azzurra, in cui i corridori dovranno affrontare cinque Gpm. Il primo, dopo 34km, è il Col des Lèques (3^ categoria, 6km al 5,3%), che potrebbe servire da rampa di lancio per eventuali attacchi da lontano. Poco impegnativa, invece, la successiva salita del Col des Toutes Aures, un altro Gpm di 3^ categoria di 6km al 3,1% di scarsa rilevanza.
A 63km dal traguardo, invece, la carovana transiterà sulla terza ascesa di giornata, più dura ma comunque di seconda categoria, ovvero il Col de la Colle-Saint-Michel (11km al 5,2%), su cui la corsa difficilmente regalerà spunti di riflessione. Piuttosto, sarà invece il preludio al momento decisivo di giornata, l’ascesa più attesa in assoluto: il Col d’Allos. 14 chilometri al 5,5% di pendenza media, un Gpm di prima categoria su cui chi ha fantasia e gambe potrà tentare un affondo per far accendere la miccia.
Dallo scollinamento al traguardo mancheranno 22km, ma la discesa successiva si presenta estremamente complicata e tecnica, prestandosi dunque ad eventuali attacchi come dimostrato, al Delfinato, da Romain Bardet, vincitore poi a Pra-Loup. Al termine dei sedici chilometri di picchiata, la strada tornerà a salire per gli ultimi sei chilometri verso la nota stazione sciistica delle Alpi: pendenza media del 6%, ma nel finale non si scenderà sotto l’8% (Gpm di 2^ categoria). Lo spazio per creare distacchi, insomma, non manca.
Pra-Loup ospiterà per la terza volta nella storia un arrivo di tappa del Tour, dopo quelli del 1975 (con vittoria del francese Bernard Thévenet) e del 1980 (successo del belga Joseph Deschoenmaecker). Una tappa che potrebbe essere perfetta per le caratteristiche dell’azzurro Vincenzo Nibali, il quale potrebbe attaccare come successo lunedì in cima al Col de Manse e provare a recuperare sugli avversari per la classifica generale, meno esperti nella guidabilità del mezzo in discesa.
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nicolo.persico@oasport.it