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Pallavolo
Volley, Berruto incontra Magri: si decide il futuro dell’Italia! Chi sulla panchina azzurra?
Nella giornata odierna Mauro Berruto incontrerà Carlo Magri. Il faccia a faccia tra il CT della nostra Nazionale di volley maschile e il Presidente della Federazione era atteso praticamente da una settimana, in seguito alla “Cacciata dei 4” da Rio de Janeiro e il quinto posto in World League. La nostra Italia è definitivamente esplosa.
Da questo ulteriore confronto, che fa seguito a quelli dello scorso autunno/inverno quando il coach torinese venne confermato sulla panchina azzurra dopo i fallimentari Mondiali in Polonia, si capirà come proseguire per il futuro.
Mauro Berruto è sotto tiro praticamente da ogni parte, le critiche contro il suo operato si stanno ormai sprecando e bisogna capire come andare avanti. Inutile negare che il CT è ormai in conflitto con tutta la squadre, lo spogliatoio è diventato una polveriera e urge un cambio di rotta per dare una scossa a questa Italia. Manca solo un mese alla Coppa del Mondo che assegnerà i primi due pass per le Olimpiadi 2016.
La candidatura di Rado Stoytchev sta lievitando, la promozione del vice Blengini è ben vista, la permanenza di Berruto è l’altra strada percorribile ma quanto mai incerta. Qualche mese fa è stata data nuovamente fiducia al CT capace di conquistare il bronzo olimpico e due argenti europei ma è stato un autentico fallimento. Staremo a vedere: il futuro dell’Italia potrebbe decidersi oggi ed è caro a tutti gli appassionati.
alebi
27 Luglio 2015 at 17:40
È confortante venire a sapere che almeno qualcuno professionale in Italia c’è ancora… Vedi ultima intervista a Giani. Ops… Giani…. Ma guarda un po’, proprio il primo che è stato fatto fuori. Comunque sembra che Berruto verrà confermato, perciò per il bene dell’Italia spero che ora tutti comincino a comportarsi da adulti e che si vada all’Olimpiade anche se questo vorrebbe dire che Magri resterà al suo posto.
Nany74
27 Luglio 2015 at 14:02
Sono in parte d’accordo con quanto detto sopra. Relativamente al livello tecnico di Berruto, ognuno ha la sua opinione e quindi va bene così. L’approccio alle partite è personale e quindi non lo discuto nemmeno. La cosa che più trovo scorretta nei cofronti di chi ama questo sport è di sapere che le decisioni le prendono sempre gli stessi da 15 anni quasi e guardate con che risultati!!! Degli autentici “rimpasti”, manco fossimo in parlamento!!!!! Decisioni prese a metà (cambiare lo staff e lasciare il capo allenatore….roba da matti…), posizioni mai chiare e decise (fiducia a Berruto dopo i mondiali, ma appena Mosna alza la voce, tutti pronti a braghe calate), tutte queste cose fanno solo perdere credibilità al movimento e, permettetemi un OT, con queste premesse è ovvio che non trovi investitori e finisci a fare come Verona e la sua lettera di cui tutti si stupiscono! La cosa che mi stupisce è avere ancora degli incompetenti a comandare, ma questo è un classico italiano giusto? Ci si affida alla buona volontà dei singoli, all’attaccamento alla maglia dei giocatori, all’impegno che la grande manifestazione impone, ma se manca del tutto la fiducia in chi deve dirti cosa fare e come farlo, beh, si finisce 13esimi o si perde 3 a 0 con l’Australia (con tutto il rispetto per gli amici canguri, io c’ero a Jesolo ed ho visto solo 1 squadra in campo…..). Volete cambiare head coach? Ok, fatelo, SUBITO ed insieme, cari dirigenti decisionali, dimettetevi tutti, così cambiamo aria in generale e la smettiamo di discutere delle cose importanti davanti a birra e salsicce…….un po’ di professionalità non guasta mai, a tutti i livelli !!!
alebi
27 Luglio 2015 at 13:36
Potrebbe essere condivisibile quello che sostenete se non evitaste di menzionare il problema più grande e cioè le grosse lacune tecniche di Berruto, che già l’anno scorso si menzionavano (ricordate i time-out “filosofici” invece che indirizzare i ragazzi a qualcosa di concreto?). E’ ormai palese che chi arriva in nazionale cominci subito a rendere molto di meno che durante il campionato (un esempio è Anzani). Vogliamo parlare del muro inesistente italiano? Eppure c’erano appunto Anzani e Birarelli, due dei migliori muratori del campionato. Vogliamo parlare della battuta che sembra non entrare più? Eppure a battere c’erano Zaytsev, Vettori, Sabbi, Travica, Lanza, lo stesso Giannelli che nelle finali di Trento infilava battute velenosissime. Tutto sparito in queste partite di nazionale. Vogliamo parlare dell’estrema difficoltà nel fare cambiopalla o contrattacco? A chi va imputata questa scarsità, agli atleti diventati improvvisamente brocchi?
Al di là delle simpatie/antipatie tra giocatori e tecnico, al di là della situazione di pseudo-crisi che ha costretto ad usare Zaytsev banda (senza poi essere in grado di allenarlo ma sperando nel suo talento), la squadra soprattutto all’inizio non era messa così male come si sostiene, mancava solo Juantorena degli ipotetici titolari (libero, palleggiatore, muro erano i cosiddetti titolari). Eppure si è perso con l’Australia. E comunque un tecnico capace è quello che, indipendentemente dai giocatori che ha, riesce a creare un gioco ordinato e continuativo (mica si chiede di dominare sempre) e questo nel 90% dei casi in questa estate non si è visto.
Che senso ha continuare con Berruto visto che ora si è creato anche questo casino enorme con alcuni giocatori (cosa che si aggiunge ai vecchi attriti mai superati)? Che serenità ci può essere ora che ci si gioca il torneo più importante? Cosa può cambiare nei rapporti in poche settimane che non si è riusciti a cambiare in un anno? E se un cambio drastico desse quella forza in più nei giocatori che si sono sentiti messi in discussione? L’assurdo è che temo che qualsiasi decisione si prenda sarà comunque sbagliata e darà adito a tutte le scusanti del caso nell’ipotesi che sfugga la qualificazione olimpica.
Ma la situazione è diventata incredibilmente assurda solo poichè certe cose si dovevano capire/chiarire un anno fa e invece chi di dovere è rimasto zitto e muto per mesi per poi prendere la decisione più sbagliata che ci potesse essere senza nemmeno tentare di giustificarla (cosa invece doverosa visto che venivamo dalla figura più atroce nella storia della pallavolo italiana e qualcuno in quanto “capo” è il primo a doverne rispondere). Ormai la professionalità di chi ricopre i posti di potere è completamente sparita agli occhi di chi ama questo sport. E’ chiaro che se certe poltrone rimangono immutate i motivi non sono più puramente di merito sportivo.
Piccolo OT…. si aspettano ancora parole/spiegazioni/prese di posizione sulla meschina figura fatta a Baku… Tralasciare i “dettagli” è un chiaro indizio di situazione generale snobbata (per poi cadere dalle nuvole quando il “popolo” alza la voce), è un chiaro indizio che a qualcuno il successo della squadra non sta proprio a cuore. Fissare degli obiettivi A PRIORI e confrontarsi poi nell’eventualità che questi vengano disattesi: è così che lavorano le federazioni serie.
ale sandro
27 Luglio 2015 at 11:31
Esatto. Come ho già scritto un’altra volta, sfido qualunque altro grande allenatore a imbastire “seriamente” una prima parte di stagione , con problemi di formazione dovuti ad assenze nei centrali e soprattutto la situazione degli schiacciatori, con Juantorena e Parodi disponibili solo in prossimità dell’evento stagionale più importante. Anche la questione opposto ,sono sicuro sia legata a questa situazione di emergenza.
Chi doveva decidere era troppo impegnato a rimandare, perchè”ci sono i mondiali femminili”, e la trovata del far sparire l’intero staff lasciando il solo Berruto,tra l’incudine e il martello, credo faccia capire il livello del personaggio , che il mondiale femminile lo voleva far preparare con il toto allenatore (minetre riscaldatissime tra i nomi saltati fuori, cose allucinanti anche dal punto di vista della comunicazione) , fino a pochi mesi dal via.
Se proprio ci sarà questo cambio con Stoytchev, stravoluto da tutti e sponsorizzato ormai (e che per carità merita anche), mi auguro a questo punto che lo si faccia istantaneamente,almeno per poter arrivare ai tornei di qualificazione successivi alla world cup con un minimo di rodaggio. Ma anche in quel caso dovrebbero funzionare molte teste, soprattutto tra i giocatori.
Al
27 Luglio 2015 at 10:27
Io ero tra quelli che dopo il mondiale avrebbero cambiato allenatore, e ricordo che OA all’epoca difendeva Berruto.
Chi doveva decidere, dopo averne parlato con tutti (mi auguro), ha scelto di proseguire con questo tecnico fino alle Olimpiadi. Cambiare ora significa probabilmente aggiungere altri mesi di rodaggio, si arriva al 2016, con tutti i giocatori assolutamente ‘presi’ dalle rispettive squadre, giustamente visto che sono loro, non la Nazionale, a pagare gli stipendi.
Quindi, finiremo a preparare l’obiettivo principale del quadriennio in pochi mesi. E’ una scelta perdente.
Vorrei porre anche l’attenzione sul materiale umano disponibile. Mi sembra che il nostro campionato viva un momento di debolezza, rispetto ai livelli del passato. Per motivi ben noti si fatica a trovare investitori e sponsor, persino a mettere insieme il campionato. A livello internazionale le nostre squadre si battono ancora bene, ma solo 1-2 (Trento, Perugia) sono davvero competitive, e solo grazie al fondamentale contributo degli stranieri. I migliori giocatori del campionato sono Kazyski, Ngapeth, Atanasjievic.
Berruto da settembre a oggi non so cosa poteva fare di meglio. Si è ritrovato per le mani un Giannelli, e gli ha dato spazio. Ha ‘contrattato’ l’arrivo di Juantorena, vediamo. Cambiare allenatore adesso mi sembrerebbe un azzardo.