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Volley, Rado Stoytchev è il CT giusto per l’Italia? Tra pro e contro, la candidatura lievita…

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Le parole di Diego Mosna, presidente di Trento e per anni Presidente della Federvolley, hanno smosso ulteriormente le acque torbide della Nazionale Italiana di volley maschile.

Mauro Berruto è ormai criticato da ogni angolo visti i risultati ottenuti nell’ultimo anno e una situazione di spogliatoio ormai ingestibile. Il numero 1 dei Campioni d’Italia ha tuonato: “L’Italia per vincere deve puntare su Rado Stoytchev nel ruolo di CT”.

E così le quotazioni del coach bulgaro sono in netta risalita, mentre quelle di Berruto calano giorno dopo giorno. Certo che fare un passo ora, a un mese dalla Coppa del Mondo…Bisognava muoversi dopo il disastroso Mondiale in Polonia. Ma davvero cambierà la guida di questa Italia?

Stoytchev sarebbe il giusto CT per l’Italia? Proviamo ad analizzarne i tanti pro e i contro alla sua seduta sulla panchina della nostra Nazionale.

 

  • Darebbe una seria scossa all’interno dello spogliatoio e probabilmente metterebbe in chiaro tutti i rapporti complessi. Da sempre Rado è stato l’uomo capace di risolvere anche le situazioni più imbrigliate e complesse ripartendo dai momenti più difficili e andando spesso a vincere
  • È dotato di una grinta agonistica inverosimile, un uomo capace di “urlare” e di spronare, di (s)gridare quando necessario, di dare energia durante i time-out e di convincere i suoi ragazzi a dare davvero il meglio di loro anche nelle situazioni più complesse
  • Il terzo motivo è forse quello più valido e convincente. Simone Giannelli, Emanuele Birarelli, Filippo Lanza, Massimo Colaci: quattro titolarissimi della sua Trento, guidata qualche mese fa allo Scudetto, sono titolari di questa “nuova” Italia venutasi a creare dopo la “Cacciata dei 4”. Stoytchev li conosce alla perfezione (è lui ad avere lanciato Giannelli, ma qui va detto che Berruto lo addocchiò fin da subito), sa come comportarsi con loro, conosce punti di forza e punti deboli anche fuori dal campo: partirebbe con parte del lavoro già svolta. Senza dimenticarsi che ritroverebbe il suo Osmany Juantorena…
  • È un vincente nato. Cito semplicemente il palmares: 3 Champions League, 4 Mondiali per Club, 3 scudetti italiani (a cui se ne aggiungono uno russo e uno turco)
  • Ha già allenato una Nazionale e sa cosa comporta questo gravoso impegno. Anche se il suo rapporto con la Bulgaria è finito malamente
  • Può essere sì un selezionatore ma è soprattutto un ottimo allenatore, capace di migliorare tecnicamente tutti i suoi giocatori, rafforzandone i vari fondamentali e riducendo al minimo i punti deboli
  • Lavora molto con i giovani, sa crescerli e plasmarli. Una dote probabilmente da sfruttare in futuro

 

  • Il problema del doppio incarico è risolvibile. Almeno per il vice Blengini si è trovato un accordo
  • È straniero. Spesso si preferisce una soluzione italiana ma non dimentichiamoci che i grandi trionfi azzurri sono stati ottenuti da Julio Velasco, unico straniero prima di Stoytchev (che caso…) capace di vincere alla sua prima stagione in Italia. Poi è da così tanti anni nel nostro Paese che probabilmente conosce la nostra situazione meglio di chiunque altro
  • È vulcanico, poco malleabile e inquadrabile. Sono dei difetti?

 

(foto Trentino)

1 Commento

  1. Nany74

    25 Luglio 2015 at 13:18

    Premetto che il caro Rado è uno degli allenatori che preferisco: pragmatico, diretto e molto competente oltre ad avere doti innate di interpretazione psicologica. Detto questo però, SE questa decisione verrà presa, mi auguro che vada di pari passo con le dimissioni di tutto l’organo di amministrazione e controllo della Federazione perchè sarebbe l’unica maniera per ammettere quello che è oramai sotto gli occhi di tutti: il nostro sport e gestito da una manica di incompetenti che si improvvisano! Già con la nazionale femminile è stata fatta una stupidaggine simile, affidando a Bonitta i resti della nazionale ammaccata, ad un mese dal mondiale!! E a quel tempo, giù critiche sulla gestione dei tempi di avvicendamento del CT. Ora ci risiamo: manca un mese alla Coppa del Mondo e non si fa altro che parlare di un cambio di allenatore. Questa cosa, se proprio si voleva fare, andava fatta alla fine dei mondiali e non adesso!!!! Possibile che qualche mese fa, invece di prendere una posizione decisa e chiara, si è preferito “provarci ancora” ed arrivare a questo punto????? Ora, secondo me, bisogna far lavorare lo staff che già abbiamo, ed eventualmente pensare ad un cambio, SUBITO dopo la coppa del mondo, per poter puntare agli eventuali tornei di qualificazione di inizio 2016 con un nuovo CT che avrà avuto comunque del tempo per lavorare……a me sembra tanto logica sta cosa……mah……che tristezza…….

  2. pedratscher

    24 Luglio 2015 at 10:43

    Non esiste al mondo, attualmente, un allenatore che valga Stoitchev, oltretutto checche’ se nubdica, avrebbe una gran rosa a disposizione, con Zaiytsev, Juantorena, Colaci, Birarelli, Lanza, Parodi, Buti, Anzani, Giannelli e, se accettasse il ruolo di secondo, Travica… Senza dimenticare Sabbi e Vettori. Quest’anno ha vinto uno scudetto con una rosa meno competitiva…

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