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Volley, World League – Apoteosi Francia! Primo grande trionfo della storia, demolita la Serbia

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La Francia ha conquistato la World League 2015 di volley maschile! I galletti hanno sconfitto la Serbia nell’impronosticabile Finalissima del Maracanazinho di Rio de Janeiro, impianto dove si disputeranno le Olimpiadi 2016.

I transalpini si sono imposti con un netto 3-0 (25-19; 25-21; 25-23) messo in discussione solo nel terzo parziale. La Francia conquista così il primo grande trionfo internazionale della sua storia dopo i quattro secondi posti agli Europei, il terzo ai Mondiali 2002 (quarti alla rassegna iridata del 2014) e il secondo alla World League del 2006 quando disputarono l’unica Finale della ricca manifestazione itinerante. La World League ha così un nuovo vincitore dopo Brasile, Italia, Russia, USA, Cuba, Polonia, Paesi Bassi.

I galletti erano giunti a questo appuntamento partendo addirittura dal secondo livello e con 16 vittorie su 17 incontri stagionali giocati. L’unico ko era arrivato venerdì contro gli USA (unica squadra capace di sconfiggerli in questo 2015), quando hanno dovuto annullare un match-point per qualificarsi alle semifinali dove hanno eliminato i Campioni del Mondo per poi concedersi la meritata apoteosi odierna.

La Serbia, invece, ha perso la sua quinta Finale in World League, addirittura la seconda a Rio de Janeiro che si conferma così davvero stregata.

 

Rouzier (17 punti) e Ngapeth (16 punti, 3 muri) i protagonisti indiscussi del pomeriggio con lo schiacciatore di Modena che ha riaperto un terzo set ormai finito nelle mani dei serbi. Le Goff, Tillie, Le Roux (solo 6 punti ma vispo nei momenti clou), Toniutti e Grebennikov sono gli altri titolari di questa autentica impresa. La Serbia invece non è stata trascinata dal suo solito Atanasijevic, Kovacevic spento, Petric titolare nel secondo set ma inesistente.

 

Partenza a razzo nel primo set per la Francia trascinata da un Ngapeth imprendibile: 5-0 per i transalpini. Atanasijevic accorcia le distanze spingendo in attacco e al servizio: un suo ace riporta gli slavi sul 5-6. Si procede punto a punto prima di un nuovo strappo di Ngapeth e Le Goff (16-11). Rouzier salta sopra il muro e il suo 20-16 sembra chiude sostanzialmente la contesa che troverà poi il suo epilogo grazie a una botta di Ngapeth.

Avvio di secondo parziale molto equilibrato. La Serbia tenta un allungo sul 10-8, spinta anche da Uros Kovacevic che ha rilevato Petric. Rouzier stoppa lo schiacciatore per il 13-12, Le Roux si inventa l’ace per il fondamentale break del 16-14, confermato dall’attenzione di Le Goff che si prende il lusso di timbrare Atanasijevic (19-16). Ngapeth e Rouzier allungano ancora, un errore di Okolic al servizio regala il 2-0 alla Francia.

La Serbia prova a riaprire la partita nel terzo parziale e inizia a spron battuto, realizzando subito il break di vantaggio grazie a Uros Kovacevic (3-1 e 7-5). Toniutti e Le Goff tengono la Francia a contatto, Rouzier trova il pareggio a quota 13 con un muro, Jovivic commette un errore in palleggio e i ragazzi di Tillie tornano subito in vantaggio (14-13) andando al time-out tecnico con un break grazie all’ace di Rouzier e a un numero di Tillie (16-14). Un errore di Ngapeth e un attacco di Kovacevic riportano in parità il set (17-17) e a questo punto sale in cattedra il servizio di Starovic che spacca in due il set (20-17). Picchia duro anche Uros Kovacevic e sul 22-18 la Serbia pensa di essersi meritata la frazione. Non ha fatto i conti con Ngapeth: che potenza offensiva, che aggressività dai 9 metri e il suo ace del 22-21 riapre tutti gli scenari. Rouzier punta il rientrante Atanasijevic e il pareggio è realtà (23-23). Magia di Le Roux per il match point, subito concretizzato!

 

Gli USA hanno invece concluso al terzo posto sconfiggendo la Polonia per 3-0 (25-22; 25-23; 25-23) nella finalina di consolazione. I ragazzi di Spiraw salgono così nuovamente sul podio dopo aver trionfato a Firenze lo scorso anno. Decisivo l’incontenibile Taylor Sander (14 punti, 3 muri) nella giornata non eccezionale di Anderson che invece aveva trascinato gli uomini stelle e strisce nelle passate uscite (10).

I Campioni del Mondo trovano invece nel subentrato Konarski (12 punti in un set e mezzo) l’uomo in più ma insufficiente per conquistare una nuova medaglia internazionale dopo l’apoteosi iridata della passata stagione.

 

(foto FIVB)

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