Atletica
Atletica, Mondiali 2015 – Italia, nottata di fuoco! In marcia con Giorgi e Rigaudo, tutti in alto con Tamberi/Fassinotti: sogno medaglia…
La piccola Italia dell’atletica leggera, funestata da 10 eliminazioni al primo e solo 2 semifinali ai Mondiali 2015 di atletica leggera, si aggrappa a un giovedì di fuoco per provare a rialzarsi. Ma sia ben chiaro: se stanotte dovesse andare tutto come deve non si inizi a parlare di “atletica che fa sognare” perché altrimenti si cadrebbe ancora più nel ridicolo. Le analisi effettuate dopo lo sfacelo degli azzurri nei primi sei giorni della rassegna iridata (con anche i toni duri ma estremamente corretti e veritieri) devono essere ben prese in considerazione.
Perché se stanotte Eleonora Giorgi ed Elisa Rigaudo faranno il miracolo saranno loro due a dover essere esaltate e non tutto il movimento. I nostri due fenomeni della marcia non devono rivestire il ruolo di salvatore della Patria ma dovranno semplicemente interessarsi della loro prova. Le chance azzurre di podio sono davvero molto elevate, aumentate a dismisura dall’assenza di tutte le russe per la scelta della loro Federazione dopo il polverone doping alzatosi nell’ultimo periodo.
La 20km di marcia (partenza alle 02.30 ora italiana) si disputerà attorno allo Stadio Olimpico, sulle strade che nel 2008 regalarono una memorabile medaglia di bronzo olimpica alla Rigaudo. Il percorso non sarà esattamente lo stesso ma la piemontese, presentatasi all’appuntamento dopo la seconda gravidanza e con un’ottima stagione alle spalle, sogna di poter ripetere la magia. Magari sperando nella stessa pioggia che fece da sfondo all’apoteosi di 7 anni fa.
La nostra carta migliore è però quella di Eleonora Giorgi, alla grande occasione della carriera dopo l’ottimo secondo posto in Coppa del Mondo. Si presenta fresca del suo record italiano (1h26:17) realizzato in Coppa Europa qualche mese fa, con tre gare nelle gambe, tanta convinzione e un ottimo stato fisico, quello che le mancò lo scorso anno agli Europei dove sfiorò il podio. Podio che invece può tranquillamente raggiungere a Pechino, raccogliendo i frutti di una crescita meravigliosa, costante e fatta di tanto lavoro e sacrificio, iniziata alle Olimpiadi di Londra 2012 e che la sta portando al meglio a Rio 2016.
La bocconiana di Cabiate è la favorita per il bronzo ma può lottare anche per l’argento. Sulla carta Hong Liu, detentrice del record del mondo e davvero scatenata in questo 2015, sembra inarrivabile, considerando anche che gareggerà in casa. Anche l’altra cinese (Xiuzhi Lu) promette bene ma sembra più “giocabile”. Entrambe sono allenate dal guru Sandro Damilano. Poi Eleonora che dovrà però guardarsi dalle altre ostiche europee: la ceca Drahotova e l’ucraina Olyanovska. Senza dimenticarsi di possibili outsider.
Sarà gara vera dal 15esimo chilometro, prima si preannuncia tanto tatticismo a meno che qualcuna non decida di rischiare, forzando e provando a sfiancare le avversarie.
Nel plotone anche Antonella Palmisano che ha dovuto affrontare qualche problema fisico nelle ultime settimane. Vedremo fin dove saprà spingersi: in condizioni normale sarebbe da top eight.
Mentre la gara di marcia starà per entrare nello Stadio, partirà anche il turno di qualificazione del salto in alto in maschile. L’altra carta da medaglia per l’Italia, unica possibilità per fare punti insieme alle prove su strada (ci sarà anche la 50km con De Luca atteso da una buona prova, non dimentichiamolo).
Gianmarco Tamberi e Marco Fassinotti vanno alla caccia del 2.31, norma di qualificazione per la Finale in programma domenica, giornata di chiusura della rassegna iridata. Oppure passeranno i migliori 12 in una selva di concorrenti davvero rilevanti.
Il piemontese ha purtroppo un problema fisico alla caviglia (non di stacco) ed è difficile fare pronostici. Il marchigiano è invece già carichissimo e in forma.
Il primatista italiano, fresco del 2.37 in stagione, terzo nelle liste mondiali stagionali, sogna davvero in grande ma attenzione a prendere sottogamba questo turno eliminatorio. Spesso Gimbo ha dimostrato poca freddezza a quote basso e dovrà stare attento a non commettere errori che potrebbero risultare davvero molto pesanti nella dinamica di gara. Barshim e Bondarenko non hanno disputato una grande stagione mi si sveglieranno quando davvero conterà, il resto del parterre è vertiginoso e davvero tutti possono sperare in qualcosa di grande.
(foto FIDAL/Colombo)