Calcio
Calcio, Supercoppa Italiana 2015: trionfa ancora la Juventus
Massimiliano Allegri ringrazia Beppe Marotta e la Juventus vince la sua settima Supercoppa Italiana della storia. Sono infatti i neo acquisti a decidere la gara con la Lazio, caratterizzata da ritmi lenti e da un campo ai limiti dell’impraticabile. La stagione è solo all’inizio e le due squadre dimostrano di essere ancora dei cantieri, ma i bianconeri sfruttano tutta la propria esperienza e si aggiudicano il titolo grazie a un uno-due micidiale firmato Mandzukic-Dybala a metà ripresa.
Poche le occasioni da rete di un primo tempo soporifero e disturbato anche dal vento. Il primo tiro in porta è datato 27′, Lichtsteiner dalla distanza, e tra i principali spunti vanno segnalati il numero 10 sulle spalle di Pogba e la scelta di Allegri di schierare Coman invece di Dybala. Vince la noia. La ripresa si apre con un doppio guizzo juventino: Marchetti chiude la porta a Mandzukic da posizione ottimale, Pogba sfiora la rete con una grande conclusione. La Lazio si vede con un tiro di Onazi, ma al 61′ entra Dybala e il match svolta completamente.
L’affiatamento tra l’ex Atletico Madrid e l’ex Palermo è già buono. Il croato sblocca la gara al 69′ con la specialità della casa: cross di Sturaro dalla destra e colpo di testa vincente. Passano pochi minuti e lo stesso Mandzukic scappa sulla destra di puro fisico, mette il pallone in mezzo e Pogba vede Dybala tutto solo alle sue spalle: comodo appoggio e altrettanto comodo mancino potente sotto la traversa. I biancocelesti si svegliano tardi, ma non trovano nemmeno la rete della speranza. La nuova stagione del calcio italiano si apre con una costante: vince sempre la Juventus.
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
francesco.caligaris@oasport.it
Foto da: pagina ufficiale Facebook Paulo Dybala
Luca46
8 Agosto 2015 at 16:30
C’è da dire che la Lega deve riflettere. Non si può essere promozionali al mondo andando in Cina e giocare in un porcile e per di più con una regia inadeguata. La parita per 3/4 è stata di una noia mortale.