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Ciclismo
Ciclismo, Gianni Moscon firma per il Team Sky: futuro da protagonista o da gregario?
Il trentino Gianni Moscon ha già fissato gli obiettivi per la seconda parte di stagione 2015: il Mondiale under 23 prima di tutto, poi l’esordio con la nuova maglia del Team Sky. Il giovane corridore della Zalf ha già potuto conoscere alcuni dei compagni che lo accompagneranno nelle prime fasi da professionista, avendo appena concluso il ritiro al Sestriere con quella che sarà la sua nuova squadra.
Moscon domenica scorsa ha centrato l’ottavo successo stagionale, il più importante della serie, conquistato in maglia azzurra nella prova di Coppa delle Nazioni di Taino (Varese). L’azzurro, grande talento di prospettiva per il ciclismo italiano, in particolare nelle corse di un giorno, nella formazione britannica potrebbe ritagliarsi poco spazio con campioni del carico di Froome, Landa, Kennaugh e Viviani, ridimensionando le ambizioni del corridore della Val di Non e limitandolo ad un ruolo da gregario, ripercorrendo quello che è stato il percorso in Sky di Salvatore Puccio.
Per il momento non sembra pensarci il corridore classe 1994, concentrato sui prossimi obiettivi nelle corse under 23, come ammette nelle dichiarazioni rilasciate al sito Trentino-Corriere delle Alpi:
“Il vero obiettivo che mi sono prefissato è quello di arrivare al Mondiale preparato. Voglio arrivare al giorno della gara in piena forma. Perché se sei al top della condizione e ti si presenta l’occasione, la puoi sfruttare. Altrimenti potrebbe non bastare nemmeno la giornata fortunata. A un campionato del mondo tutto può succedere e la cosa fondamentale è arrivarci preparati.
Dovrei esordire alla Milano-Torino, pochi giorni dopo il Mondiale. Poi si vedrà, è ancora tutto da definire. Ora sto pensando a preparare bene il campionato del mondo. Il resto, nonostante la voglia di vestire la nuova maglia, viene dopo. Preferisco fare un passo alla volta.
Nella preparazione stanno già cominciando a seguirmi i tecnici della Sky, ma per il resto non so ancora nulla. Mi è sembrato di capire che, almeno per il primo anno, non dovrei essere impiegato nelle grandi corse a tappe. Sono comunque discorsi prematuri”.
La speranza per il corridore azzurro è la ricerca del riscatto nei Mondiali di Richmond, dal momento che in molti ricordano la caduta in discesa dello scorso anno a Ponferrada.
Foto: pagina Facebook Gianni Moscon
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