Equitazione
Equitazione, Europei Aachen 2015: Bucci per salvare l’Italia. Si cerca il successore di Bost
Quando siamo oramai prossimi alla conclusione dei Campionati Europei di equitazione 2015, ci troviamo a aprlare di un’italia che, per quanto riguarda le discipline olimpiche del dressage e del salto ostacoli, merita una valutazione che non raggiunge la sufficienza. Ultimi nella prova a squadre di dressage, fuori dalla finale a squadre di salto ostacoli e presenti con un solo binomio in quella individuale: un bilancio che non può di certo soddisfare, oltretutto se si pensa che in palio c’erano i posti qualificativi per Rio 2016.
Quest’oggi, le sorti dell’Italia del salto ostacoli saranno tutte nelle mani di Piergiorgio Bucci e del suo Catwalk Z, che partiranno dalla diciottesima posizione della classifica. Naturalmente non si può pretendere che il binomio azzurro possa lottare per le posizioni del podio (anche se non sarebbe stato così utopistico senza quella sbavatura sull’ultima barriera del terzo percorso), ma Bucci potrebbe guadagnare posizioni importanti con due bei percorsi, dando quanto meno un motivo di soddisfazione agli appassionati italiani.
L’interesse generale sarà naturalmente per le prime posizioni, quelle che assegneranno le medaglie: per ragioni diverse, i primi tre classificati dell’edizione di Herning 2015 non saranno presenti nella finale di Aachen, e dunque bisognerà trovare un successore al francese Roger-Yves Bost, vincitore in Danimarca. A partire in pole sarà lo spagnolo Sergio Álvarez Moya su Carlos 273, con 1.47 punti negativi, che potrebbe diventare il primo iberico a salire su un podio continentale nel salto ostacoli. L’iberico, però, non è abituato a lottare per un traguardo così importante, e potrebbe patire il peso della pressione.
Chi non teme i grandi appuntamenti è invece Jeroen Dubbeldam, che con SFN Zenith N.O.P. spera di conquistare una nuova medaglia d’oro: campione olimpico a Sydney 2000, il cavaliere Oranje ha vinto lo scorso anno i due titoli iridati in palio a Caen, ed anche quest’anno potrebbe centrare la doppietta tra la prova a squadre e quella individuale. Tra l’altro, Dubbeldam vanta già un bronzo europeo individuale vinto nel 2005. L’Olanda, però, non sale sul gradino più alto del podio di questa gara dal 1977, quando trionfò Johan Heins.
Nonostante i tanti piazzamenti sul podio, la Svizzera non ha mai ottenuto il titolo europeo individuale. Ci proverà oggi Romain Duguet con Quorida de Treho, incoraggiato dalle ottime prestazioni di tutta la squadra elvetica che hanno permesso ai rossocrociati di ottenere il bronzo a squadre e la qualificazione olimpica. Da non escludere dalla lotta neppure e l’amazzone francese Pénélope Leprevost su Flora de Mariposa (4.00), leader delle prime due giornate di gara, che potrebbe mantenere il titolo in Francia, riportando un’amazzone al successo dopo Meredith Michaels-Beerbaum nel 2007.
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ALBO D’ORO
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Immagine: dothorse.it
giulio.chinappi@oasport.it