Ginnastica, Italia che longevità: 3 anni da Londra 2012, le stesse 4 azzurre in corsa per Rio! Mai successo

Ieri l’Italia di ginnastica artistica femminile festeggiava l’anniversario della sua prima storica Finale Olimpica a squadre (l’argento del 1928 arrivò direttamente senza la disputata di un vero e proprio atto conclusivo).

A distanza di 3 anni da Londra 2012 quasi nulla è cambiato nel nostro movimento. Ben quattro delle cinque azzurre che ci regalarono quell’impresa sono ancora oggi in corsa per partecipare alle prossime Olimpiadi in programma a Rio de Janeiro il prossimo anno. Non era mai successo nella storia contemporanea del nostro Paese che un così elevato numero di ginnaste già olimpiche fosse ancora in corsa per il bis o addirittura il tris (il caso di Vanessa Ferrari). L’unica assente è Elisabetta Preziosa che si è ufficialmente ritirata dall’agonismo.

Questa statistica dimostra che le veterane sono ancora all’apice della Polvere di Magnesio azzurra e che sono ancora valide, all’altezza (se non superiori) alle ragazze che dovrebbero approntare il cambio generazionale in futuro. In ottica Tokyo 2020 è chiaro che Vanessa non sarà più in attività, Campana e Ferlito avranno 25 anni, Fasana ne avrà 24 ed è tutt’altro che scontato che saranno ancora all’opera (ci auguriamo che lo siano).

Tra gli uomini, la cui qualificazione a Rio 2016 è più complessa rispetto a quella femminile, sono ancora 4 i moschettieri che possono puntare alla loro ennesima Olimpiade. Su tutti Alberto Busnari che insegue addirittura la quinta rassegna a cinque cerchi, Morandi e Pozzo vogliono la quarta, Ottavi era il più giovane a Londra quando era al debutto. Il ricambio generazionale è complesso, i veterani tengono sempre alta la bandiera. Vedremo cosa succederà a Glasgow e al quasi scontato (si spera di arrivarci…) Test Event della prossima primavera.