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Ginnastica, quando si andava ai Mondiali da juniores. Sognando le Olimpiadi, la regola cancellata

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L’altro giorno abbiamo parlato della bambina di 10 anni che ha partecipato ai Mondiali di nuoto e dei limiti d’età che invece regnano nel circuito della ginnastica artistica (clicca qui per saperne di più).

Al momento solo una ginnasta che spegne le 16 candeline all’interno dell’anno solare in cui si svolge la rassegna iridata può partecipare all’evento più importante della Polvere di Magnesio.

 

In realtà, fino al 2007, la Federazione Internazionale permetteva uno strappo alla regola nel Mondiale che precedeva le Olimpiadi, quello ribattezzato “qualificante”. Nell’appuntamento che assegna i primi pass per la manifestazione a cinque cerchi era permessa l’iscrizione anche ad atlete che avrebbero compiuto i fatidici 16 anni nella stagione olimpica e che dunque, al momento del Mondiale, potevano avere ancora 14 anni (o 15 se avessero già festeggiato il compleanno).

In questo modo si permetteva, giustamente, ai vari Paesi di qualificarsi alle Olimpiadi con la loro formazione migliore. Magari erano proprio quelle ragazzine che avrebbero cambiato le carte in regola: la loro preparazione era già focalizzata sui Giochi dunque non erano quei due mesi in più (il Mondiale si svolge storicamente ad ottobre) a modificare più di tanto il fisico e la testa della ragazze.

 

Ad esempio a Stoccarda 2007, quando Vanessa Ferrari si presentò da Campionessa del Mondo in carica uscendo con un nuovo bronzo all-around e trascinando l’Italia al leggendario quarto posto a squadre, la sudcoreana Da Eun Kim avrebbe compiuto i 15 anni il 28 dicembre.

Col regolamento attuale non avrebbe potuto partecipare. Già perché dal ciclo olimpico successivo, quello che ha portato a Londra 2012, venne impedito anche alle atlete che sarebbero diventate seniores nell’anno olimpico di partecipare ai Mondiali qualificanti. A Tokyo 2011 la più giovane fu Gabby Douglas: 31 dicembre 1995 recita il suo passaporto, solo 24 ore hanno permesso alla statunitense di partecipare alla rassegna iridata ma comunque qualche mese dopo si sarebbe laureata Campionessa Olimpica nell’all-around.

Regolamento mantenuto in vigore anche per il quadriennio che ci sta conducendo a Rio 2016 e dunque ai Mondiali di Glasgow non potremo vedere all’opera la classe 2000 (come sapevamo da molto tempo, s’intende). Un po’ ingiusto perché magari qualcuna avrebbe anche i numeri per ben figurare alle Olimpiadi ma non ha le possibilità di qualificarsi, ma sostanzialmente corretto nel pieno rispetto del limite d’età.

 

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