Ciclismo

Giro di Polonia 2015, tappone e maglia per Sergio Henao! Ulissi secondo, brilla Aru

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I 170 km e i quasi 4000 metri di dislivello tra Bukovina Terma Hotel Spa – Bukowina Tatrzańska, l’ormai classica tappa regina del Giro di Polonia 2015, premiano Sergio Henao. Lo scalatore colombiano trionfa nella giornata più dura della corsa grazie ad un affondo deciso sullo strappo finale, tutt’altro che irresistibile ma sufficiente per mandare fuori giri gli inseguitori, incapaci di organizzarsi. Tra questi, anche un Diego Ulissi ancora una volta piazzato e un Fabio Aru comunque in grande spolvero.

L’altimetria della tappa, con dodici Gpm in totale, non lasciava spazio a grandi interpretazioni perlomeno nella parte iniziale: chi aveva le gambe doveva necessariamente attaccare. E Michal Kwiatkowski, dopo essere crollato in classifica a 20′ dal leader, è uno di questi. Il campione del mondo è il grande protagonista delle prime ore di corsa, con continui tentativi di portar via una fuga sulle numerose salite in programma. Il primo va a vuoto per l’andatura imposta dal gruppo, mentre con il secondo riesce a mobilitare un’azione che, nel corso dei chilometri e dopo qualche altro attacco solitario del polacco, raggiunge le venti unità: Paweł Poljański (Tinkoff-Saxo), Michal Kwiatkowski, Michał Gołaś, Gianluca Brambilla (Etixx-QuickStep), Diego Rosa (Astana), Przemysław Niemiec (Lampre-Merida), Dylan Theuns (BMC), Eduard Vorganov (Katusha), Guillaume Bonnafond (Ag2r La Mondiale), Arnold Jeanneson, Kenny Elissonde (FDJ), Maciej Paterski, Jan Hirt, Marek Rutkiewicz (CCC Sprandi), Tomasz Marczyński (Polonia), Ivan Santaromita (Orica GreenEDGE), Ian Boswell (Sky), Darwin Atapuma (BMC), George Bennett e Bram Tankink (LottoNL-Jumbo).

Per il gruppo, tirato dalla BMC di De Clercq, controllare adeguatamente una tale situazione diventa difficile e il vantaggio dei fuggitivi schizza infatti a quasi quattro minuti, complice anche il percorso estremamente duro. Proprio i tanti saliscendi favoriscono i continui tentativi anche da parte degli uomini di testa, con il solito Kwiatkowski a prendere le redini della corsa. L’inesauribile maglia iridata, a due giri e a 60km al termine, sferra un altro attacco e fa il vuoto, ma solo apparentemente. L’acido lattico presenta il conto al polacco che si pianta letteralmente, consentendo a Bram Tankink – partito dal gruppo inseguitore – di raggiungerlo e superarlo in un batter d’occhio. L’olandese, con un ritmo regolare, aumenta il vantaggio sugli ex compagni di fuga fino a un minuto, ma da dietro il gruppo Maglia Gialla diminuisce il gap e si avvicina alla testa  della corsa. E Tankink, oltretutto, sul penultimo passaggio sul traguardo molla completamente, permettendo a Poljański e Rosa di raggiungerlo e staccarlo. In salita l’azzurro dell’Astana stacca il polacco della Tinkoff, ma la Sky non lascia spazio e acciuffa a 20km dal traguardo l’italiano.

Come preventivabile, insomma, si decide tutto sull’ultima salita. Sul tratto più duro dell’ascesa finale il primo ad aumentare l’andatura è Mikel Nieve (Team Sky) ai -12, che screma il gruppo ma senza lanciare il capitano Henao. Lo spagnolo si muove nuovamente poco dopo insieme a Hermans (BMC) e a Craddock (Giant Alpecin), ma il terzetto viene prontamente riassorbito dal lavoro di Paolo Tiralongo. Nieve ed Hermans ci riprovano ai -8, sfruttando il momento di stallo nel gruppetto, e guadagnano anche una ventina di secondi all’imbocco dell’ultimo strappo. E non appena la strada ritorna all’insù, Fabio Aru decide di dare fuoco alle polveri ai -3: il sardo non fa il vuoto, mentre Sergio Henao poco dopo ci riesce almeno parzialmente. L’affondo del colombiano è deciso, ma il forcing di Aru gli consente di guadagnare soltanto una centinaia di metri. L’attendismo di Ulissi&co., tuttavia, regala metro dopo metro un vantaggio rassicurante ad Henao: da dietro non parte nessuno, il capitano del Team Sky gestisce al meglio e torna a trionfare. Il secondo posto, in volata, è naturalmente di Diego Ulissi (+8″) per il secondo giorno di fila, davanti a Lawson Craddock (Giant Alpecin). Ad Henao va anche la Maglia Gialla, sfilata a Bart de Clercq giunto ad 11″ dallo scalatore colombiano e allo stesso Ulissi, pari merito con il corridore della Sky ma sfavorito dai piazzamenti.

Domani è in programma l’ultima tappa, la cronometro di 25km a Cracovia.

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daniele.pansardi@oasport.it

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