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Golf, Made in Denmark: lotta a due per il titolo, bel giro di Andrea Pavan
David Horsey resta ancora al comando del Made in Denmark (montepremi € 1.500.000), spettacolare torneo in corso di svolgimento all’Himmerland Golf & Spa Resort di Farsø, ma vede avvicinarsi pericolosamente Terry Pilkadaris in seconda posizione. L’inglese, finora dominatore, mantiene un buon passo anche nella terza giornata con un ottimo 68 (-3) e scende a -15 (198 – 63 67 68), con cui resta leader grazie a cinque birdie e ad un eagle smorzati poi anche da quattro bogey.
Se gli inseguitori non avessero avuto – come ieri – la forza per star dietro al britannico, Horsey avrebbe probabilmente già archiviato il torneo. Pilkadaris, però, non ci è stato. L’australiano, 43 anni e mai una vittoria nemmeno sul Challenge Tour, ha tirato fuori dal cilindro un gran round in 65 (-6) e si è portato ad una sola lunghezza dall’inglese, a -14 (199 – 66 68 65). Decisivi, per le sorti del giro, tre birdie consecutivi sulle seconde nove. Sono lontani quattro colpi, ma possono ancora sperare di vincere, anche altri due sudditi di Sua Maestà: Chris Paisley e John Parry sono infatti in terza posizione, a -11 (202), dopo due round rispettivamente in -5 ed in -2. Restano fermi al palo, invece, l’australiano Richard Green e ii gallese Bradley Dredge: entrambi mettono a segno soltanto un -1, per la quinta (-10) e la sesta posizione (-9). Potranno giocare solo per un piazzamento importante due grandi nomi come Søren Kjeldsen e Paul Lawrie, ottavi ma a ben sette colpi da Horsey (-8).
Tra gli italiani rimasti in gara brilla la stella di Andrea Pavan, bravo a sfruttare la partenza in mattinata e a stampare uno splendido 66 (-5). Il romano risale ben 39 posizioni fino alla 21esima a -5 (208 – 73 69 66) da cui potrebbe attaccare anche un’eventuale ed insperata Top 10. Senza squilli, invece, il round di Edaordo Molinari, anonimo in 65esima posizione (-1, 212 – 73 69 70) con un parziale di 70 (-1). Pesante – per le condizioni favorevoli – 73 (+2) per Matteo Delpodio, che scivola sul fondo della classifica in 82esima posizione a +2 (215 – 70 72 73).
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Credit Federgolf