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Hockey prato femminile, parola alla squadra: “Continueremo a credere nell’azzurro”

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Una maledetta sconfitta ai rigori con l’India nella sfida decisiva che poteva valere il pass olimpico per Rio 2016, poi il caos: il progetto residenziale interrotto (per ora) dalla FIH, un Europeo da preparare al più presto e tante tante incertezze. Sulla loro pagina Facebook le azzurre della nazionale di hockey su prato hanno espresso il loro parere su questo periodo negativo.

“Dopo la delusione di Anversa per la mancata qualificazione alle prossime Olimpiadi di Rio, la Nazionale avrebbe dovuto ricominciare, come da programma, la preparazione per gli Europei di categoria di Londra il 20 luglio u.s. . Ad una settimana dalla ripresa dei lavori, dopo la riunione del 13 luglio tenutasi in Federazione, ci è stata comunicata, unicamente dall’allenatore Fernando Ferrara, la sconvolgente notizia della decisione da parte del Presidente e del Consiglio Federale della chiusura anticipata del Progetto Residenziale. L’unica comunicazione da parte della segreteria della Federazione, senza alcun minimo dettaglio riguardo tale scelta, è stata quella di abbandonare, entro e non oltre il 19 luglio, il Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti di Roma, considerato ormai come una seconda casa per la rosa intera. L’Acqua Acetosa, centro frequentato fino ad allora da ormai più di nove mesi da tutte noi per svolgere l’attività necessaria, non sarebbe più stato il punto di incontro dell’alto rendimento dell’Hockey Femminile nazionale.

A questo punto la domanda che ci siamo poste è stata: “Possiamo affrontare un impegno tanto importante senza una preparazione adeguata?”.

La risposta ci ha trovato tutte d’accordo e quindi la decisione della Squadra è stata quella di voler trovare una soluzione, anche senza il sostegno della Federazione, per poter proseguire l’allenamento quotidiano per cercare di arrivare nelle migliori condizioni, sia fisiche che tecniche, all’appuntamento di Londra. Dopo aver valutato, anche con lo staff, le diverse ipotesi, abbiamo deciso di raggiungere Cagliari, per questioni sia logistiche che orgnizzative, dal momento in cui le spese sono state e continuano ad essere a nostro carico.

Approfittiamo a tal proposito per ringraziare di cuore la famiglia De Guio, la famiglia Ferrara, Roberto Maxia e la SG Amsicora per la disponibilità manifestata riguardo gli alloggi e le strutture necessarie per il proseguimento dell’attività, a un costo totalmente gratuito nei primi tre casi e di uno minimo nel quarto. Un ringraziameto poi alla Federazione per il pagamento dell’irrigazione del sintetico, ai tecnici Rosario Lanucara, Ignazio Corrias, Luca e Stefano Angius, Fabio Atzeni per il loro prezioso contributo sul campo, ai ragazzi della prima squadra dell’Amsicora per le partite amichevoli e al Dott. Raffaele Milia per il suo supporto nell’ambito medico.

Ci teniamo, infine, a chiarire le motivazioni della Nostra scelta: poichè la filosofia della Nazionale Femminile consiste nella consapevolezza dell’importanza di un allenamento costante e quotidiano, individuale e di gruppo, fisico, tecnico e mentale, per poter competere alla pari con le Nazioni Top del ranking dell’Hockey Mondiale, dell’impegno preso scegliendo di indossare la maglia Azzurra e rappresentare l’Italia sul campo, del sacrificio a cui ogni atleta si sottopone per raggiungere il compimento di un sogno che solo un vero sportivo è in grado di sostenere, abbiamo deciso di continuare a lavorare indipendentemente dalle condizioni nelle quali ci troviamo al giorno d’oggi (abbiamo appreso che all’Europeo dovremo andare con uno staff ridotto al contrario dei nostri compagni e compagne delle altre Squadre Nazionali che hanno recentemente disputato i rispettivi tornei continentali), continuando a credere, come dal giorno in cui è cominciato il nostro percorso, che la Nazionale Femminile può aspirare al Top dell’Hockey Internazionale e dare un contributo di visibilità al nostro Sport in ambito nazionale.

Sapendo poi di essere il gruppo della Nazionale Femminile che ha ottenuto i migliori risultati in campo internazionale nella storia della nostra Federazione, riteniamo che l’interruzione del Progetto in questo momento avrebbe provocato una grave perdita del lavoro fatto in questi anni ed in futuro potrebbe seriamente compromettere il processo di crescita della Nazionale e del movimento hockeystico Femminile italiano.

Nella speranza di una visione condivisa da parte degli amanti dell’Hockey, delle Società, dei Dirigenti e di tutti i tifosi, Noi continueremo a credere in azzurro”.

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gianluca.bruno@olimpiazzurra.com

Foto: CC21

3 Commenti

1 Commento

  1. ale sandro

    10 Agosto 2015 at 22:34

    Sarebbe bastato lasciar terminare il percorso previsto per la qualificazione olimpica, che fino a prova contraria finisce con la speranza ‘impossibile’ dell’Europeo. Se davvero si sono accorti di aver finito i soldi, e anche io mi chiedo cos’altro possa esserci perchè non voglio credere sia così, sono anche qui i dirigenti di FIHP e CONI che han permesso che la cosa fosse gestita in questo modo, a dover sparire. Sia perchè incapaci di comunicare e comprendere le cose, sia per incapacità di progettare. Sono loro a meritarsi i tagli.

  2. Gabriele Dente

    10 Agosto 2015 at 21:29

    Probabilmente avranno fatto i conti e saranno giunti alla conclusione che da qui alle prossime qualificazioni olimpiche non ci sono abbastanza soldi. Solito problema. Però il fatto che non lo spieghino allo staff e alle atlete denota una grande mancanza di rispetto. Non vorrei ci fosse anche dell’altro. Comunque certe federazioni meriterebbero robusti tagli ai finanziamenti.

  3. ale sandro

    10 Agosto 2015 at 15:02

    Brave ragazze, in bocca al lupo per il prosieguo di stagione a tutte voi e anche al coach Ferrara. Almeno qua risparmierete di sicuro, in uno dei templi dell’hockey su prato nazionale, e sarete sempre benvolute. 🙂
    Sulla decisione del consiglio federale, ormai non mi stupisco più di nulla. Tristezza a palate.

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