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Judo, che succede? Troppe devianze negli ultimi tempi… non solo in Italia

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Si chiama devianza, in sociologia, un comportamento, messo in atto da un individuo o da un gruppo, che violi le norme (spesso non scritte) di una collettività. Partendo dal presupposto che le norme della comunità judo dovrebbero essere quelle della lealtà, dell’onestà e del rispetto reciproco, soprattutto nei confronti degli avversari, non possiamo far altro che notare una serie di episodi che negli ultimi tempi hanno minato queste leggi non scritte.

MONDIALI 2013 – TENTATIVO DI CORRUZIONE
Siamo ai Mondiali 2013, a Rio de Janeiro, a poche ore dallo svolgimento della finale dei 90 kg. Di fronte si troveranno il cubano Asley González ed il georgiano Varlam Liparteliani, fresco del titolo europeo e grande favorito della prova. Poco prima dell’incontro, però, lo staff georgiano tentò di corrompere il judoka caraibico offrendogli una cospicua somma di danaro in cambio della sua sconfitta: fortunatamente, González rifiutò ed andò poi a conquistare la medaglia d’oro mondiale.

MONDIALI 2014 – I RITARDI DI TAKATO
* Troppi ritardi, Takato fuori dalla nazionale!
Campione mondiale dei 60 kg nel 2013, Naohisa Takato è uno dei grandi talenti giapponesi. Alla vigilia dei Mondiali 2014, però, accumula una serie di ritardi agli allenamenti di preparazione, e come se non bastasse per il titolo, chiudendo al terzo posto. Gli inflessibili giapponesi lo condannano a rasarsi la testa e lo mettono fuori squadra, con il tecnico Kosei Inoue che si assume le sue responsabilità tagliandosi a sua volta i capelli “a zero”. La reintegrazione di Takato in nazionale avverrà solamente ad inizio 2015.

MONDIALI 2014 – IL JUDO NON È IL CALCIO
Mayra Aguiar vince l’oro, ma è l’allenatrice a dare spettacolo
Finale della categoria 78 kg ai Mondiali di Čeljabinsk (Russia): la brasiliana Mayra Aguiar sfida la francese Audrey Tcheuméo. A fare notizia, però, è l’allenatrice verdeoro Rosicleia Santos, che si fa cacciare più volte dall’arbitro per le urla a squarciagola che continuava a rivolgere alla sua atleta durante lo svolgimento dell’incontro. Alla fine la bravissima Aguiar vincerà, e Rosicleia si lascerà andare ad un’esultanza più consona ad un calciatore che ad un’allenatrice di judo.

MONDIALI 2014 – IL FONDOSCHIENA DELLA VERGOGNA
Francia a rischio penalità per un sedere di troppo
Reduce dalla vittoria del suo ennesimo titolo mondiale, Teddy Riner sta rilasciando le ultime interviste prima di salire sul pullman della squadra. Impazienti, alcuni suoi compagni, decidono di esporre i propri fondoschiena dal finestrino. Alla fine, Pierre Duprat ed Adrien Bourguignon ammetteranno di essere stati gli artefici del gesto, incappando in una squalifica di sei mesi da parte della federazione francese.

MONDIALI 2015 – ASSENZE AL RITIRO FRANCESE
Convocate per la prova a squadre dei Mondiali di Astana 2015, le francesi Marine Erb (+78 kg) ed Anne-Laure Bellard (63 kg) non si sono presentate al ritiro della nazionale. Le due si sono giustificate parlando di problemi fisici, ed affermando di aver già comunicato la loro assenza ai tecnici, ma la federazione si è riservata di infliggere una squalifica alle due judoka. Ad integrare il gruppo sono state Laëtitia Blot e Madeleine Malonga.

MONDIALI 2015 – IL “CASO MADDALONI”
Veniamo infine ai fatti di casa Italia, con l’ormai celebre “caso Maddaloni” riguardante le convocazioni azzurre per i prossimi Mondiali di Astana 2015. Per coloro che si fossero persi qualcosa, consigliamo di consultare gli articoli che vedete linkati qui sotto.

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