Judo

Judo, Mondiali 2015: An e Nakamura fanno centro. Giuffrida quinta, Verde settimo

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La seconda giornata dei Campionati Mondiali di judo 2015 ha promosso a pieni voti i judoka asiatici, che hanno conquistato i titoli delle categorie 52 kg femminile e 66 kg maschile. Buone prestazioni degli azzurri, che ottengono due piazzamenti nella top 8.

I RISULTATI DELLA PRIMA GIORNATA

La categoria 52 kg ha segnato il grande ritorno della ventiseienne Misato Nakamura, già campionessa iridata nel 2009 e nel 2011, ma anche argento nel 2010 e bronzo olimpico a Pechino 2008. Quasi scomparsa dalla circolazione nel bienno 2012-2013, la nipponica si era rivista a buoni livelli lo scorso anno, vincendo gli Asian Games ed il Grand Slam di Tjumen’, ma questo successo segna probabilmente l’inizio di una seconda carriera con l’obiettivo Rio 2016 nel mirino. Nakamura ha gustato la festa preannunciata della rumena Andreea Chițu, campionessa europea e numero uno del ranking mondiale, pronta ad approfittare dell’assenza della kosovara Majlinda Kelmendi. Battuta solamente per uno shido, Chițu conferma l’argento dello scorso anno e sale sul podio iridato per la terza volta, considerando anche il bronzo del 2011.

Una delle due finali per il bronzo ha visto tra le protagoniste l’azzurra Odette Giuffrida. La romana ha infatti disputato un ottimo torneo, sfruttando le penalità inflitte alle avversarie per superare, nei primi turni, la britannica Kelly Edwards (shido), l’olandese Birgit Ente (hansoku-make) e l’israeliana Gili Cohen (ancora per shido), testa di serie numero otto del torneo. Ai quarti di finale, l’azzurra ha incontrato proprio Chițu, lasciandosi sfuggire di mano il match una fase di ne-waza, che ha promosso la rumena per ippon su osaekomi. L’azzurra si è poi rifatta ai ripescaggi con uno yuko sulla mongola Tsolomon Adiyasambuu, ma nel match per il bronzo uno shido le ha sbarrato la strada verso il terzo gradino del podio, dove è salita invece la brasiliana Erika Miranda. Per la ventottenne verdeoro si tratta del terzo podio iridato, condiviso con la bielorussa Darya Skrypnik, vincitrice per ippon nella sfida tra le due principali sorprese di giornata contro la turkmena Gulbadam Babamuratova.

Ancora più impronosticabile è stato il torneo maschile della categoria 66 kg, che ha premiato il sudcoreano An Ba-Ul. Campione mondiale junior nel 2013, il ventunenne si era già messo in luce quest’anno andando ad ottenere l’argento nella rassegna continentale asiatica e l’oro alle Universiadi casalinghe di Gwangju, ma era davvero difficile pronosticare un suo successo ai Mondiali di Astana. An ha invece dimostrato subito di essere all’altezza della situazione eliminando per yuko la testa di serie numero quattro, il bielorusso Dzmitry Shershan, e continuando il suo percorso anche contro il campione europeo Kamal Khan-Magomedov (Russia) e contro l’uzbeko Rishod Sobirov. In finale ha sfidato l’altro russo Mikhail Pulyaev, battendolo per hansoku-make dopo un minuto di golden score. Il ventottenne perde ancora la finale iridata come lo scorso anno.

Il già citato uzbeko Rishod Sobirov, avrebbe poi raggiunto la medaglia di bronzo come l’israeliano Golan Pollack, protagonisti di due percorsi che li hanno visti eliminare i favoriti del torneo: Sobirov ha infatti eliminato agli ottavi di finale il giapponese Masashi Ebinuma, vincitore degli ultimi tre titoli mondiali della categoria, battendolo per ippon con uno splendido contrattacco. Pollack, invece, ha eliminato in successione il numero uno del mondo Georgii Zantaraia (Ucraina) ed il vicecampione europeo Loïc Korval (Francia), riservando lo stesso trattamento all’azzurro Elio Verde, battuto per yuko ai quarti di finale. Tornando sul percorso del campano, Verde aveva iniziato con uno yuko inflitto al turco Sinan Sandal, un waza-ari al serbo Ilija Ciganović e soprattutto un ippon all’azero Nijat Shikhalizada, numero otto del tabellone. Dopo la sconfitta con Pollack, l’azzurro ha trovato ai ripescaggi Sobirov, reggendo la sfida nella prima parte per poi essere travolto con uno yuko, un waza-ari ed un ippon in successione. Resta comunque un ottimo settimo posto per un Verde che non vedevamo su questi livelli da Londra 2012, quando ancora combatteva tra i 60 kg.

Domani saranno di scena le categorie 73 kg maschile e 57 kg femminile, con la campionessa olimpica di Pechino 2008, Giulia Quintavalle, che difenderà i colori azzurri.

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Immagine: IJF

giulio.chinappi@oasport.it

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