Judo
Judo, Mondiali 2015 | Francesco Bruyere: “Motivati e concentrati per fare bene”
Sarà un’edizione dei Campionati Mondiali di judo quanto meno particolare quella che affronterà da lunedì l’Italia ad Astana, capitale del Kazakistan, dopo il pesante conflitto tra la federazione e l’allenatore della squadra maschile Pino Maddaloni (per i pochi che si fossero persi l’accaduto, consigliamo di spulciare in basso tra glI “articoli correlati”). Come avevamo anticipato nei giorni precedenti, al posto del campione olimpico di Sydney 2000, ci sarà Francesco Bruyere, trentaquattrenne già medagliato d’argento iridato nel 2005. Bruyere, atleta di ottimo spessore che ha continuato a combattere ad alto livello fino a tre anni fa, affiancherà dunque il direttore tecnico nazionale Kiyoshi Murakami e l’allenatore del team femminile Dario Romano, per quello che sarà il suo primo grande esame dall’altro lato del tatami.
“I ragazzi stanno tutti bene – ha dichiarato Bruyere sul sito federale – sono tranquilli e consapevoli di aver fatto quanto necessario per essere all’altezza dell’impegno. Il mondiale è una gara più difficile dell’Olimpiade perché è molto lunga e le nazioni possono avvalersi della doppia presenza per categoria, un fatto che rende impossibile qualsiasi pronostico. Ciononostante tutti sono motivati e concentrati per fare bene e l’obiettivo resta la medaglia, per quanto sia difficile, ma l’obiettivo è questo“, ha continuato il piemontese, che ha manifestato dunque la volontà di rompere il digiuno di medaglie iridate che per l’Italia dura dal bronzo conquistato da Elio Verde a Rotterdam 2009.
“Del resto – ha aggiunto il coach azzurro – Elio Verde ha ritrovato sicurezza in sé stesso e può arrivare fino in fondo, Antonio Ciano ha già disputato una finale mondiale, Walter Facente ha già battuto quelli forti, insomma sanno bene a cosa vanno incontro. E poi Domenico Di Guida è giovane, ma ha anche già fatto un mondiale. Le ragazze stanno bene e sono pronte ad affrontare e vincere con chiunque, tutta la squadra ha prestato molta attenzione anche all’aspetto tattico, Guerrino De Patre ha fatto degli interventi anche per curare dettagli sui regolamenti e sulla psicologia dell’arbitro. Insomma, non abbiamo trascurato nulla, siamo pronti!“.
È chiaro, dunque, come l’intenzione della squadra azzurra sia quella di restare concentrata in vista dell’appuntamento iridato, lasciandosi momentaneamente alle spalle il “caso Maddaloni”, com’è giusto che sia. Caso che però verrà riaperto subito dopo i Mondiali, come ha dichiarato anche il presidente del CONI Giovanni Malagò.
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