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MotoGP: riparte da Indianapolis la rincorsa mondiale di Valentino Rossi

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Dopo la lunga pausa estiva, durata quattro settimane, i protagonisti della MotoGP si ritrovano per il decimo appuntamento del Mondiale 2015, sul tracciato di Indianapolis. Dove eravamo rimasti? Valentino Rossi leader della classifica iridata, Jorge Lorenzo al secondo posto, staccato di 13 punti e Marc Marquez, vincitore dell’ultimo GP prima delle vacanze, quarto a 65 punti. Sulla pista americana, ricavata all’interno del celebre ovale delle corse automobilistiche stelle e strisce, il marchio di Rossi è un po’ sbiadito, essendo solo il 2008 l’anno di conquista per il 46. Nelle altre occasioni, infatti, la vittoria è stata un pallido miraggio e diciamo che Valentino questo tracciato l’ha sempre digerito poco.

In un contesto del genere, è chiaro che conquistare punti per la rincorsa iridata e rafforzare la propria leadership in campionato è fondamentale. Al momento, Rossi è l’unico ad essere sempre andato a podio nelle 9 gare attualmente disputate, mettendo in pista una continuità di rendimento eccezionale. Indianapolis ci dirà quanto potranno essere concrete le prospettive per il 46 su un circuito, come detto, poco amato. Di sicuro, i rivali saranno i soliti: i già citati Lorenzo e Marquez ma anche Dani Pedrosa che qui ha dimostrato di andar forte. In particolare, però, chi può davvero rappresentare uno spauracchio è il Cabronçito.

Per quale motivo? La Honda, dall’appuntamento di Assen, sembra aver ritrovato il filo del discorso e la vittoria in Germania con doppietta lo testimonia. Marc, tra l’altro, è da quattro anni consecutivi, che centra il bersaglio grosso tra Moto2 e MotoGP. Pertanto non può che essere il logico favorito. Valentino dovrà fare gara su di lui, tentando di limitare i danni al più possibile, e un po’ come avvenuto al Ring imporsi nella sfida interna con Lorenzo. Jorge, dopo il poker di successi consecutivi da Jerez a Barcellona, ha arrestato la sua corsa con il terzo posto in Olanda e il quarto nell’ultimo round, palesando grosse difficoltà di adattamento allo pneumatico portato da Bridgestone. Bisognerà verificare che mescola il costruttore giapponese porterà e in che modo tale decisione potrà condizionare le prestazioni in pista. Dando uno sguardo alle statistiche, è proprio di Lorenzo l’ultimo successo Yamaha ad Indianapolis, nel 2009, dopo di che dominio assoluto di Honda.

Rossi, quindi, potrebbe partire in difesa per il weekend americano, attendendo invece il prossimo GP di Brno, più adatto alle caratteristiche dalla propria moto. Tuttavia, un titolo mondiale si conquista anche e soprattutto con la capacità di andar forte su tracciati che non esaltano il mezzo a disposizione. Valentino dovrà far leva su questo per continuare a coltivare il sogno del decimo titolo mondiale.

 

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