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Ciclismo
Nibali, Aru, Froome e Quintana. Un poker d’assi alla Vuelta
Il prossimo 22 agosto prenderà il via da Porto Banùs la Vuelta a España, terzo grande giro della stagione. Per riscattarsi o per confermarsi, la collocazione all’interno della stagione le permette spesso e volentieri una startlist di altissimo livello.
Ci sarà Chris Froome, fresco vincitore del Tour de France. Al di fuori dei confini francesi l’anglo-keniota non ha mai vinto una corsa di tre settimane e dopo aver fatto sua la Grande Boucle per la seconda volta in carriera ecco un nuovo assalto alla corsa iberica, che fino a questo momento l’ha sempre visto chiudere in seconda posizione (due volte). Inutile dire che la condizione, verosimilmente, non sarà al top ma vederlo battagliare anche in Spagna è importante per il movimento internazionale.
Si rinnoverà la sfida già andata in scena al Tour de France con Nairo Quintana. Se una settimana fa si è dovuto accontentare della seconda piazza è probabile abbia tutta l’intenzione di ribaltare le gerarchie. La crono individuale di 39 chilometri potrebbe giocare in suo sfavore, ma in salita non può e non deve temere nessuno per provare a vincere la seconda corsa a tappe di tre settimane della carriera dopo il Giro dello scorso anno.
Non ha bisogno di presentazioni, né di dimostrare qualcosa, Vincenzo Nibali. Già detentore della Tripla Corona, la Vuelta per lui, che ha annunciato via twitter la sua presenza in Spagna, simboleggia il riscatto dopo un Tour difficile e al di sotto delle aspettative, nonostante la quarta posizione finale e una vittoria di tappa che è già storia. Quantomeno per confermare quanto di buono fatto nell’ultima settimana della corsa francese in cui ha lottato alla pari con Froome e Quintana. E tra 21 giorni li ritroverà sulla sua strada.
Con lui, in squadra, anche Fabio Aru. giovane rampante per quanto riguarda i grandi giri. Il talento c’è tutto e viene da due podi al Giro. Lo scorso anno alla Vuelta si è sempre mantenuto tra i migliori conquistando anche due vittorie di tappa. Di salite ce ne sono e il sardo può tornare a sprigionare i cavalli. Tra quelli dei grandi, ormai, va a annoverato anche il suo nome.
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gianluca.santo@oasport.it