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Nuoto
Nuoto, Mondiali Kazan 2015: Katie Ledecky, l’extraterrestre dell’acqua
Una nuova impresa quella di Katie Ledecky, negli 800m stile libero, impressionante non solo per il quarto oro personale in gare individuali ma per il nuovo record del mondo stabilito nella piscina della Kazan Arena dei Mondiali di nuoto 2015. L’8:07.39 è un tempo assolutamente “senza senso” ed è il terzo primato mondiale di cui l’atleta americana si è resa protagonista, dopo i due consecutivi sui 1500m.
https://www.youtube.com/watch?v=1IqtHviGCzE
Un vero e proprio extraterrestre dell’acqua questa statunitense capace come nessuno di unire i successi di ben 4 distanze sullo stile libero: 200m , 400m ,800m e 1500m. Qualcosa di mai visto e che solo lei è stata capace di realizzare con determinazione e abnegazione nel lavoro, come ama ripetere più e più volte.
Nella fattispecie, l’ultimo limite di 8.07 di questa giornata mondiale spaventa chi si trova a rivaleggiare con lei, arrivando a 10 secondi dal suo crono e chiedendosi come sia possibile trovarsi in vasca con “mostro” simile. Un passo da 30 secondi per vasca e una chiusura nell’ultimo 50 in 28 secondi, paragonabile a quanto fatto nelle gare maschili.
E’ lei senza dubbio la donna di questi campionati che ha scritto e probabilmente, nei prossimi Giochi Olimpici, scriverà pagine importanti. La sua nuotata e il suo motore sono qualcosa che proietta al futuro e senza dubbio ha la sua massima espressione, anche tecnica, sulle distanze lunghe dello stile libero.
E’ ovvio che una superiorità così’ netta porta “i più maliziosi” a vedere dietro le performance dell’americana qualcosa di anomalo e difficilmente spiegabile. Dubbi dettati non solo dai suoi tempi ma anche dalla capacità di recupero in breve tempo. Quanto accaduto nel giorno del suo record del mondo sui 1500 e la contemporanea qualificazione alla finale dei 200m sono prodezze che difficilmente rimangono inosservate.
Allo stato attuale, tuttavia, non si può che applaudire una nuotatrice che ha tracciato nuovi confini per il nuoto stelle e strisce e di cui, tra l’altro, il movimento natatorio americano è fortemente dipendente, nel computo delle medaglie ottenute nella competizione iridata.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
Immagine: fonte Deepbluemedia
Twitter: @Giandomatrix