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Nuoto, Mondiali Kazan 2015: Paltrinieri e Pellegrini le nostre punte, le staffette per sognare!

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Ormai ci siamo. Mancano poco meno di 24 ore all’entrata in vasca degli “squali” della piscina mondiale e siamo tutti in trepidante attesa di quello che sarà il darsi agonistico nella vasca dell’Acquatic Palace di Kazan. Campionati del mondo che, tuttavia, avranno diverse defezioni come quelle di Michael Phelps (il suo caso controverso viene spiegato in questo articolo), James Magnussen e Yannick Agnel, per problemi fisici. Nonostante le assenze di atleti di questo calibro, la piscina russa sarà palcoscenico di sfide accattivanti che, noi ci auguriamo, vedranno protagonisti anche i nostri azzurri.

La squadra italiana si presenta ai nastri di partenza della competizione iridata con una certezza su tutte: Gregorio Paltrinieri. Il nuotatore carpigiano è ormai, da due anni, il vero riferimento del movimento natatorio nostrano, con le sue vittorie agli Europei 2014 negli 800m e 1500m stile libero e il record continentale in quest’ultima distanza (14:39.93). Greg, per la stagione 2015, vanta il miglior crono di ingresso nella gara più lunga del nuoto tra corsie in 14:43.87 e le nostre speranze di vittoria sono quasi tutte incentrate su di lui. Di sicuro, non sarà una sfida facile perchè i rivali sono tanti ed agguerriti. A cominciare, dall’astro nascente dello stile libero mondiale, alias l’australiano Mack Horton, che vanta la miglior prestazione stagionale sui 400m ed è secondo solo a Paltrinieri nei 1500m. Potremmo assistere ad una sfida in chiave Italia-Australia anche se non bisogna affatto sottovalutare le qualità di un pluricampione olimpico come Sun Yang. Il cinese non è reduce da un’annata brillantissima e i 15:00.73 ottenuti ai campionati nazionali lo dimostrano. Vero è che per atleti di questo calibro, l’obiettivo reale dell’annata difficilmente non viene raggiunto e pertanto è d’obbligo inserire nel lotto dei favoriti il nuotatore d’Oriente.

L’altra punta della nostra rappresentativa, se così la vogliamo chiamare, è anche quest’anno Federica Pellegrini sui suoi amati 200m stile libero. Dopo una primavera convulsa, anche con qualche polemica di troppo, per le gare disputate e non nei campionati assoluti di Riccione, Federica ha ritrovato le giuste sensazioni con l’inizio di quest’estate. L’1:56.06 dei Settecolli è stato un ottimo segnale che il lavoro svolto era sulla buona strada. Poi la grande sorpresa, visto il periodo di preparazione,  del 1:55.00 (terzo tempo dell’anno) agli Open de France (record personale con costumi in tessuto), ha riacceso in lei e negli appassionati, la speranza e la convinzione di potersela giocare con le atlete più forti della distanza. Nella gara iridata, la “divina” dovrà vedersela con l’olandese Femke Heemskerk, miglior tempo del 2015 in 1:54.68 e la coppia americana Katie Ledecki e Missy Franklin, campionessa del mondo a Barcellona 2013. L’assenza di Sarah Sjöström, per la scelta della nuotatrice svedese di cimentarsi esclusivamente nella velocità dello stie libero e della farfalla, ha ristretto il quadro delle favorite della vigilia ma non sarà certo semplice per Federica arrivare a podio.

Per quanto riguarda il tema dei sogni in chiave italiana, sono le staffette quelle che potrebbero riservarci qualcosa di inatteso, ovvero la 4×200 stile libero femminile e la 4×100 stile libero maschile. Due gare, in particolare la prima, su cui i tecnici fanno grande affidamento per i miglioramenti cronometrici registrati nell’ultimo anno. Al di là della citata Pellegrini, c’è stato infatti un netto miglioramento cronometrico di base da parte di nuotatrici di medio livello: Diletta Carli, Erica Musso e Chiara Masini Luccetti hanno siglato tempi interessanti sul 1:58, arricchendo il gruppo di atlete estremamente competitive, di cui già faceva parte Alice Mizzau, autrice di un ottimo 1:57. Il titolo continentale di Berlino altresì ha dato ulteriore fiducia al team italiano e pertanto niente è precluso, anche per i problemi di alcune nazioni come l’Australiano che non avranno alcune delle migliori rappresentanti nel proprio roster. La staffetta veloce al maschile è invece un po’ quella dell’eterna incompiuta perchè per un motivo o per un altro mai i quattro nuotatori azzurri sono riusciti a siglare i propri best time nella stessa gara. Ci si augura che quest’anno avvenga, profittando anche delle assenze di altre squadra.

Per chiosare, altre possibili sorprese potrebbero essere le qualificazioni in finali di atleti giovani come la già citata Carli nei 400 stile libero (4:05.49) e Simone Sabbioni (53.49) sui 100 dorso, molto migliorati rispetto a 12 mesi fa e detentori rispettivamente dell’ottavo e decimo tempo stagionale. Discorso similare vale anche per Marco Orsi. Lo stileliberista di Budrio è, in questo momento, il riferimento della velocità nostrana e a fine 2014 ha dimostrato di poter competere a livello mondiale con l’argento iridato in vasca corta e tempi straordinari come il 48.1 sui 100m e il 21.6 dei 50m. In primavera Orsi non si è ripetuto sugli stessi tempi e neanche al Settecolli ha nuotato come ci si aspettava, anche per qualche problemino fisico. Non resta che attendere il riscontro del cronometro a Kazan che, come sempre, emetterà un giudizio definitivo.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Immagine: Fin/DeepBlueMedia

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