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Nuoto
Nuoto, Mondiali Kazan 2015: Pellegrini e Paltrinieri frecce azzurre, Ledecky e Peaty disumani!
La terza giornata dei Mondiali di nuoto 2015 a Kazan ha lasciato tante considerazioni, in ottica azzurra ed internazionale, essendo scesi in acqua tanti protagonisti importanti del panorama natatorio iridato.
Partiamo dunque dall’Italia e dalle nostre due frecce nella faretra nostrana, alias Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinieri. La divina, sui suoi 200m stile libero, ha centrato nuovamente la finale con il miglior tempo di ingresso in 1:56.23, in semifinali decisamente strane nelle quali, per un motivo o per un altro, nessuna ha impressionato. Di fatto tutte le 8 finaliste si sono classificate sul passo dell’1:56, dimostrando un grandissimo equilibrio in vasca. Addirittura Federica sembra quasi aver giocato, coprendo la penultima vasca in 30″ e chiudendo l’ultima con il miglior ritorno del lotto. Vero è che una delle rivali più qualificate, ovvero Katie Ledecky, era assai appesantita dai 1500m che l’hanno vista grande protagonista e di cui vi parleremo dopo. Stesso discorso valevole per Missy Franklin impegnata nella finale dei 100 dorso. In verità chi ha un po’ deluso è l’olandese Femke Heemskerk, settimo tempo in 1:56.91, accreditata del miglior tempo stagionale in 1:54.6 e autrice di un’ultimo 50m in 30.74 che lascia aperti dei dubbi sulle prestazioni della tulipana per domani. Pertanto è difficile fare un pronostico e se dobbiamo pensare a un nome, citiamo la Ledecky, per quanto ha fatto vedere al mattino, senza la fatica dei 1500m.
Affrontando il tema Paltrinieri, Greg è stato splendido in vasca su una distanza, come gli 800, che per le sue caratteristiche non gli appartiene. Il 7:45.15, secondo tempo dietro l’americano Connor Jaeger (7:44.77) ha lasciato negli occhi tantissime cose positive. Si è vista una nuotata potente e sempre in presa, gestendo abilmente il cambio di ritmo dai 400m in avanti e chiudendo in compagnia di Jaeger, senza eccessive difficoltà. Una manifestazione di forza che, ai fini della lotta per l’oro in questo contesto, non deve illudere perchè il favorito resta il cinese Sun Yang, qualificato in finale con il sesto crono (7:47.87) e campione uscente. Nella sua semifinale, vinta da Yang, un ritmo lento e compassato fino ai 100m finali ha contribuito all’eliminazione del campione canadese Ryan Cochrane, uno degli atleti da podio della vigilia. Pertanto si preannuncia una finale interessante con il nostro Paltrinieri protagonista e con ambizioni che, guardando in prospettiva, vertono sui 1500m, gara prediletta dal nuotatore carpigiano.
Chiosando sugli atleti stranieri. Oggi i 50 rana e i 1500 stile libero sono stato un po’ “il centro di gravità permanente” della competizione. Tre record del mondo in tutto in una manifestazione di potenza e classe infinita. Si è cominciato subito forte dal mattino nella gara veloce citata: record del mondo di Cameron Van Der Burgh in 26.62 in batteria. Il suo grande rivale, Adam Peaty non si è fatto attendere e, dopo la vittoria dei 100 rana di ieri, ha stampato uno spaziale 26.42 che ha letteralmente aperto le acque per quanto forza questo ragazzo ha nel proprio corpo. Difficile descrivere a parole quanto fatto dal britannico che è senza ombra di dubbio tra le stelle di questa competizione iridata. Veniamo alla già citata Ledecky, ancor più devastante, come detto, sui suoi 1500m e un crono da far spavento: 15:25.48 che per una donna è incredibile solo a pensarlo. La nuotata dell’americana è come se fosse un viaggio verso il futuro, per un’atleta in grado di chiudere il cerchio delle vittorie dai 200m ai 1500, qualcosa che non si era mai visto!
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giandomenico.tiseo@oasport.it
Immagine: DeepBlueMedia
Twitter: @Giandomatrix