Rugby
Rugby, a Murrayfield è un calvario azzurro: la Scozia asfalta un’impotente Italia
Molle, inconsistente e mai in partita. L’Italia viene asfaltata dalla Scozia nel secondo test prima dei Mondiali, nonostante una formazione molto vicina a quella tipo. La Banda Brunel si scopre completamente sottomessa agli scozzesi, nemmeno al top della condizione ma capaci ugualmente di rifilare un sonoro e pesantissimo 43-7 a degli impotenti azzurri. E di note positive, questa volta, proprio non ce ne sono, mentre alla Coppa del Mondo manca sempre di meno.
Sette minuti, tre mischie e tre falli azzurri: l`inizio della prima linea italiana è shock e la seconda infrazione di Castrogiovanni consente a Laidlaw di piazzare il 3-0. Gli scozzesi sono più presenti in campo e lo dimostrano al decimo: rapide fasi in avanzamento, ottimo chip di Russell all’ala per Sean Lamont e meta del 10-0. I padroni di casa hanno idee più chiare rispetto a dei disordinati azzurri, fallosi anche palla in mano e poco reattivi, oltre ad essere in crisi in mischia. Gli Highlander, insomma, anno poca fatica a controllare il match, pur senza brillare. E al 27`Laidlaw ha portato i suoi sul 16-0 con due piazzati. Due minuti dopo, però, un po’ a sorpresa l’Italia si scopre per una volta cinica e accorcia il risultato alla prima occasione utile. Da penaltouche nei 22 scozzesi (fallo scozzese in mischia, una notizia) la maul azzurra fa male e arriva fino ai 5 metri; Allan manda tutti in area di meta con un chip che Visser non controlla a differenza di Campagnaro, abile a marcare il 16-7. Ma è solo un fuoco di paglia. La Scozia riprende a martellare e l’indisciplina di Minto (e dell’intera squadra) viene punita con un giallo al 37`. Gli azzurri ne fanno subito le spese, perché da maul gli scozzesi sfondano un portone e vanno in meta con Denton (23-7).
L’inizio della ripresa è caratterizzato ancora dall’ammonizione di Minto, ma nei sei minuti di inferiorità l’Italia assorbe l’impatto. Il terza linea azzurro rientra e, paradossalmente, la Scozia trova l’abbrivio giusto per andare in meta al 48′: parte ancora tutto da una maul, la mediana organizza rapidamente e Russell imbecca alla perfezione Visser per la meta del 28-7. La reazione italiana non arriva, i pochi palloni a disposizione vengono regolarmente regalati agli avversari e gli scozzesi, come peraltro in tutto il match, amministrano senza patemi. Laidlaw, intanto, segna anche altri tre punti. Al 60′, poi, l’ennesimo passaggio sbagliato degli azzurri viene intercettato da Lamont, che punisce per la seconda volta (36-7). Negli ultimi dieci minuti la Scozia tira un po’ i remi in barca, l’Italia cerca di giocare ma McLean si becca un intercetto da Visser, che corre per 70 metri e marca il 43-7. Non c’è due senza tre e di intercetto arriva anche il terzo, ad opera di Bennett per un altro coast to coast. E l’umiliante 48-7.
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Credit FotosportIT/FIR – Roberto Bregani