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Tennis: Italia i giovani dove sono? Donati speranza al maschile, tra le donne un vuoto che fa paura

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Nelle prossime stagioni il tennis italiano potrebbe cominciare a risentire notevolmente del mancato ricambio generazionale che lo sta colpendo. Una situazione molto difficile, con i giovani azzurri che faticano ad essere protagonisti e con tanti potenziali campioni che sembrano ormai essersi persi nelle retrovie della classifica mondiale.

Guardando il ranking attuale un sospiro di sollievo potrebbe tirarlo il settore maschile, anche perchè qualcosa alle spalle dei vari Fognini, Seppi e Bolelli sembra potersi muovere. Le maggiori speranze sono riposte in Matteo Donati, classe 1995 e attuale numero 171 del mondo. Il piemontese ha mostrato un ottimo potenziale agli Internazionali d’Italia e in questi ultimi mesi avrà il compito di migliorare la propria classifica, anche perchè va ricordato che molti tennisti stranieri della sua stessa età sono già tra i primi cento del mondo.

Chi sembra ormai essersi completamente perso è Gianluigi Quinzi, che dopo la vittoria a Wimbledon Juniores sembrava dover spiccare il volo e che invece è caduto in una crisi senza fine complice una serie di infortuni, cambi di allenatore e scelte sbagliate di programmazione. Per l’ennesima volta un possibile “campione” azzurro a livello giovanile non rispetta le attese e questo non fa che crescere i dubbi sulla progettualità all’interno di tutto il movimento italiano.

Una situazione nerissima è quella che si vive nel settore femminile. Se è vero che ci sono ben sei azzurre nella Top 100, dietro di loro c’è un vuoto incredibile, che fa pensare ad un futuro azzurro nel quale ci dovremmo aggrappare completamente a Sara Errani, Karin Knapp (entrambe classe 1987) e soprattutto Camila Giorgi (1991).

Se andiamo ad analizzare gli anni dal 1991 al 1996 la situazione diventa drammatica. Nessuna azzurra è tra le prime trecento del mondo e non sembrano esserci prospetti che possano venir fuori da questo incubo. Giocatrici come Gioia Barbieri, Martina Caregaro, Nastassja Burnett sembrano ormai essersi perse per sempre e anche le giovanissime Jasmine Paolini e Georgia Brescia non hanno ancora dimostrato nulla a livelli un minimo competitivi.

La Federazione dovrebbe intervenire il prima possibile, perchè il rischio di cancellare anni di gloria e molto positivi per il nostro tennis è sempre più vicino.

 

 

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andrea.ziglio@oasport.it

Immagine: Costantini per Federtennis

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