Pallavolo
Volley, il turn over non funziona: Italia sconfitta dall’Argentina. Ora tutti in Coppa del Mondo
Al PalaOlimpia di Verona l’Italia perde la seconda amichevole in preparazione alla Coppa del Mondo di volley maschile. Dopo le belle impressioni destate ieri a Trento, la nostra Nazionale viene sconfitta dall’Argentina per 3-1 (20-25; 25-23; 29-27; 25-21) guidata da Julio Velasco in panchina che fa un nuovo scherzo al Paese che ha trascinato per due volte al trionfo Mondiale. Ora gli azzurri faranno le valigie e lunedì partiranno alla volta del Giappone dove dall’8 settembre partirà la caccia alle Olimpiadi 2016.
Rivoluzione nel sestetto iniziale. Chicco Blengini ha dovuto provare un po’ di turn over in ottica Coppa del Mondo: 11 partite in 15 giorni rappresentano un autentico tour de force e bisognerà far ruotare al meglio i propri uomini, specialmente negli incontri con avversarie di seconda fascia. La panchina, però, si è dimostrata forse un po’ corta e ancora appannata dai carichi di lavoro effettuati nelle ultime settimane di ritiro.
Dunque fuori Zaysev, Juantorena e Buti, tre pilastri irrinunciabili nella formazione tipo e che ieri avevano dimostrato tutto il loro potenziale. In campo Giannelli in cabina di regia, Vettori opposto, Lanza e Antonov di banda, Anzani e Piani al centro, Colaci il libero. Poi nel corso dell’incontro si sono avvicendati vari cambi.
Purtroppo è arrivato qualche errore di troppo da parte degli azzurri, i meccanismi non sono stati fluidi come ieri sera e la differenza degli uomini in campo si è fatta sentire. Allo stesso tempo è salito il rendimento dell’Argentina più vivace nei fondamentali rispetto a ieri, guidata dalle stelle De Cecco, Solé e Conte. Soprattutto troppa disattenzione dell’Italia nei momenti cruciali di secondo e terzo set, quelli che hanno indirizzato l’incontro.
L’Italia ha giocato soltanto a sprazzi, sbagliando molto al servizio e non trovando continuità in fase offensiva. Top scorer Vettori (14), 11 punti per Antonov, 10 per Lanza, Zaytsev a secco.
Nel primo set avvio equilibrato poi doppio cambio per l’Italia. Zaytsev e Sottile al posto di Giannelli e Vettori. Arriva l’allungo (18-14), poi doppio muro azzurro (prima Piano poi Anzani/Antonov) e si arriva sul 23-18. I ragazzi di Blengini chiudono sfruttando i 10 errori dell’Albiceleste.
Nel secondo parziale regna l’equilibrio prima dell’ace di Poglajnen che provoca il break argentino (17-15). Una parallele di Vettori e l’ace di Giannelli ci riportano in parità (18-18), ma Crer inventa il nuovo solco (21-19). L’Italia ritrova il vantaggio grazie a un micidiale uno-due offensivo di Antonov e a un bel turno al servizio di Vettori (23-22). Non abbiamo però fatto i conti con Poglajnen: ace del 24-23, bomba del 25-23.
Nel terzo set Blengini si scatena con i cambi a metà parziale (sul 13-11 grazie a un buon Piano). Sottile per Giannelli, Massari per Antonov e Vettori firma il massimo vantaggio (18-15). Qui rientrano Giannelli e Zaytsev, ma l’Argentina si scatena con due muri sullo Zar e Lanza (23-23). L’Italia ha due set-ball (24-23 e 26-25) ma non concretizza e viene punita da Ramos in contrattacco.
Quarto parziale praticamente senza storia, anche perché l’Italia è senza Giannelli (calo di forma) e Lanza. Giocano Massari e Sottile, poi Mengozzi rileva Piano. Non c’è mai storia: 9-6, 19-17, 24-21 e l’Argentina espugna Verona.