Pallavolo
Volley, Italia Campione del Mondo U18: i motivi e i benefici del futuro. Tra Club Italia, record e immagine del Paese
L’Italia Campione del Mondo U18 di volley femminile ha creato tantissimo scalpore. Vediamo però quali sono i motivi di questo grandissima impresa mai riuscita alla nostra Nazionale, analizziamo cosa potrà portare al futuro del movimento, valutiamo alcuni retroscena.
- Il volley è lo sport che in Italia ha il maggior numero di tesseramenti al femminile. Il motivo, in fondo, è molto semplice. Pensate a quando andavate (o andate ancora, cari lettori) a scuola: le ragazze in palestra a giocare a pallavolo; i ragazzi fuori col pallone e due porte. Dimostrazione che lo sport inizia da lì: andrebbe solo capito…
- Spesso si dice che lo sport a livello giovanile lasca il tempo che trova. Tecnicamente si può anche esserne d’accordo ma è proprio in questa fascia d’età che nascono gli adulti di domani: le ragazze che ci hanno regalato il titolo iridato sono delle splendide persone già a 18 anni (anzi, alcune sono ancora minorenni per qualche mese).
- “Noi Siamo Noi”. Una filosofia di vita, quella di pensare a se stessi, di guardarsi dentro, di essere consci dei propri mezzi e delle proprie possibilità. L’avversario è altro, viene dopo. Un pensiero di vita vincente, non solo per lo sport. La Nazionale più giovane ha dato una bela lezione a tutti
- Italia giovane, bella, fresca. Non si può non appoggiare quanto scritto dal premier Renzi (e per una volta, per favore: non guardiamo le idee politiche e non si faccia una continua polemica soprattutto se si parla di una notizia gioiosa come la vittoria di un Mondiale).
- Questa è davvero la base di tutto il movimento. Un successo importante perché arriva da persone che, teoricamente, hanno avuto il loro primo contatto con il Mondo. E subito si è vinto. Un successo in questa categoria è particolarmente significato sia perché si stanno facendo crescere delle ragazze sia per la futuribilità di molti elementi, considerando che chi ha fatto bene in queste categorie si è poi sempre espresso a ottimi livelli anche tra i grandi: in uno sport di squadra queste dinamiche sono comprovate.
- Questo è anche il trionfo del Club Italia (5 azzurre su 12 giocano con quella maglia), di qualcosa voluto da Velasco vent’anni fa, di un progetto portato avanti con convinzione dalla Federazione e che ha dato sempre tanti risultati al nostro Paese (soprattutto al femminile, va detto). I migliori giovani talenti che si allenano insieme tutto l’anno, giocando nel weekend un campionato di alta categoria, senza dover entrare nelle dinamiche societarie che richiedono (giustamente) di bruciare le tappe. Qui le ragazze crescono senza grosse pressioni nell’ottica di creare dei fenomeni per il futuro: scuola al mattino, pomeriggio allenamenti, weekend partita. Dalla passata stagione in A2, da ottobre addirittura in Serie A1 con il meglio del volley italiano ed estero. Un modello da imitare anche in altri sport.
- Il valore delle giocatrici in campo è evidente. Paola Egonu e Alessia Orro sono già segnate da un futuro radioso, già iniziato con le seniores durante l’ultimo Grand Prix. Proprio quell’esperienza le ha fatte crescere, le ha sgrezzate tecnicamente, le ha migliorate e ai Mondiali si è visto: erano tecnicamente superiori a tutte le avversarie e sono spiccate anche tra le compagne, davvero validissime e pregevoli. Il capitano Piani, l’altra opposta Melli, le tre ragazze al centro (la Lubian ha ancora 15 anni!), un libero scattante.
- Otto vittorie su otto incontri giocati, solo due set persi nella cavalcata trionfale.
- Stesi nell’ordine: Turchia, Cuba, Brasile, Giappone nel girone eliminatorio; Argentina agli ottavi di finale; Serbia ai quarti di finale; Turchia in semifinale; USA in finale. Sconfitta almeno una squadra di ciascun Continente (esclusa l’Africa che fa poco testo, l’Oceania è ormai accorpata all’Asia).
- Abbattute due formazioni che ci hanno fatto male agli ultimi Europei (Serbia e Turchia). Asfaltati gli USA, movimento in crescita che tra le grandi è Campione del Mondo, e lo storico Brasile, deludentissimo per tutto il Mondiale. Sarebbe stato curioso cimentarsi con la Cina (eliminata in semifinale dagli USA) e con la Russia uscita prematuramente, ma davvero si può affermare che l’Italia ha affrontato e nettamente sconfitto il meglio del volley femminile.
- Gioco spumeggiante, preciso in tutti i fondamentali, incisivo in attacco e meticoloso in ricezione, muro sempre attivo e servizio pungente.
- Per la prima volta nella storia l’Italia è Campione del Mondo U18 di volley femminile, quinta medaglia di sempre. Già di per sé un’impresa epica.
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