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Badminton: azzurri sulla strada giusta verso Rio

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Mancano ancora parecchi mesi alla compilazione della lista di ammessi a Rio 2016 per ciascuno sport e il badminton non fa eccezione, in quanto il periodo di qualificazione, che si è aperto lo scorso 4 maggio, si chiuderà il 1 maggio 2016.

Siamo dunque più o meno a metà del cammino che si basa su regole non troppo semplici: le carte olimpiche verranno infatti consegnate a 38 singolaristi, altrettante singolariste e 16 coppie per ciascun doppio. Ciascuna nazione può però portare un massimo di sedici atleti, ovvero al limite otto ragazzi e otto ragazze: a questo si aggiunge l’obbligo di rappresentatività in ogni torneo per ciascun continente, piuttosto che gli inviti riservati ad una commissione tripartita o la garanzia di partecipazione per il paese ospitante. Insomma, come in ogni disciplina le regole per la qualificazione a cinque cerchi risultano – comprensibilmente – piuttosto complesse e rimandiamo a questo link per chiunque volesse approfondirle in ogni minimo dettaglio: http://bwfbadminton.org/file.aspx?id=529944&dl=1 .

Il mix tra laboriosità dei regolamenti e distanza temporale dalla scadenza ultima rende pressoché impossibile, ad oggi, qualunque ragionamento completo sulle chance di qualificazione dei vari atleti, lasciando tutto nel campo delle ipotesi e dei conteggi “manuali”. Per quanto riguarda l’Italia, l’obiettivo resta quello di migliorare quanto fatto nelle due precedenti edizioni a cinque cerchi, quando Agnese Allegrini fu in entrambi i casi l’unica rappresentante azzurra (nonché la prima in assoluto). Ad oggi, comunque, possiamo dire che la posizione numero 74 occupata da Jeanine Cicognini la pone con una buona vista sul panorama brasiliano: le notevoli limitazioni alle quote nazionali le garantirebbero ad oggi una serena qualificazione. Più complessa la faccenda per il singolare maschile, dove Rosario Maddaloni (n° 103 dell’ultimo ranking) ha nettamente staccato Giovanni Greco (n° 150) e del doppio, dove il duo Fiamme Oro occupa la 62esima piazza ma i posti, come detto, sono ben più che dimezzati rispetto al singolare.
In entrambi i casi occorrerebbe un miglioramento del ranking per poter ambire seriamente a Rio: difficile, anzi impossibile, conteggiare manualmente di quanti posti dovrebbe essere questo balzo in avanti, ipotizzabile comunque, in ambo i casi, in una ventina di posti. Ad ogni modo, c’è ancora parecchio tempo per giocarsi al meglio le proprie carta e puntare alla Carta con la C maiuscola.

foto: Federbadminton

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marco.regazzoni@oasport.it

 

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