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Basket, Europei 2015: gli azzurri ai raggi X

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#00 Amedeo Della Valle (1993, 194, G, Grissin Bon Reggio Emilia): dovrebbe essere il dodicesimo uomo di questa nazionale e Pianigiani potrebbe dargli qualche minuto durante la manifestazione per far respirare i compagni. Il suo compito è quello di portare energia dalla panchina e poi se bisogna prendersi un tiro importante non si tira certamente indietro.

#3 Marco Belinelli (1986, 196, A/G, Sacramento Kings – NBA): nessuno tra i dodici convacati ha la sua media punti in maglia azzurra. Sarà la nostra guardia titolare ed ovviamente dal Beli ci aspettiamo punti e qualità. Importantissimo anche il compito che il ct potrebbe dargli in fase di regia per dare un cambio ai play.

#4 Pietro Aradori (1988, 194, G, Grissin Bon Reggio Emilia): rispetto ad altri anni parte più indietro nelle gerarchie e dovrà guadagnarsi spazio e minuti uscendo dalla panchina con la giusta intensità non solo in attacco ma anche in difesa, da sempre non il suo punto di forza. Sarà comunque importante.

#5 Alessandro Gentile (1992, 201, G/A, EA7 Emporio Armani Milano): quale nazionale puó permettersi un sesto uomo come il capitano di Milano? Forse nessuna. Potrebbe essere l’Europeo della definitiva consacrazione. Un combattente nato, non si tirerà mai indietro nei momenti di difficoltà.

#8 Danilo Gallinari (1988, 205, A, Denver Nuggets – NBA): il leader di questa nazionale. La stella che luccica di più ma che sa mettersi a servizio dei compagni come nessun altro. Ha giocato in tutti i ruoli in fase di preparazione e si presenta all’Europeo dopo aver fatto il suo career high con la Russia. Sta benissimo e vuole vincere con questa maglia. Italia vai dove ti porta il Gallo.

#9 Andrea Bargnani (1985, 213, C/A, Brooklyn Nets – NBA): stagione difficile per tanti infortuni ma ora ci vuole il riscatto in azzurro. Sarà fondamentale per le nostre ambizioni il suo rendimento: in attacco non ci sono problemi, ma è in difesa che il Mago dovrà dimostrare tanto. A volte un rimbalzo in più e un punto in meno nelle proprie statistiche puó portare alla vittoria della squadra.

#12 Marco Cusin (1985, 211, C, Vanoli Cremona): il cambio naturale di Bargnani. Ha vinto il ballottaggio con Cervi, anzi non lo ha vinto, lo ha dominato. Non si poteva lasciare a casa uno con il cuore, il coraggio, la voglia di sacrificio di uno come il Cuso. Senza dubbio darà il suo contributo

#13 Luigi Datome (1987, 201, A, Fenerbahce Ulker -TUR): il capitano ci ha fatto tremare per quel problema muscolare, ma alla fine tutto risolto e sabato sarà in campo. Quando conta lui non sparirà e la sua versatilità permetterà a Pianigiani di cambiare più volte quintetto. Poi se inizia a segnare da tre….

#17 Nicolò Melli (1991, 205, A, Brose Bamberg – GER): forse il giocatore meno chiacchierato dell’intero gruppo, ma è uno di quelli che nella testa di Pianigiani ha le maggiori credenziali. Un jolly difensivo come nessun altro (puó giocare anche pivot) e avrà tantissimi minuti dove gli si chiede anche un buon contributo in attacco

#20 Andrea Cinciarini (1986, 193, P, EA7 Emporio Armani Milano): il regista di questa squadra. Puó permettersi meno responsabilità in attacco, ma ha il compito di accendere le bocche di fuoco azzurre. Arriva dalla sua miglior stagione e la nazionale serve a renderla indimenticabile.

#23 Daniel Hackett (1987, 197, P/G, Olympiacos – GRE): torna in azzurro dopo che l’estate scorsa sembrava averla persa per sempre. Ruoterà con il Cincia in cabina di comando. Quando vuole vincere difficilmente non centra l’obiettivo e nei suoi occhi si legge una voglia di conquistare una medaglia come non mai.

#33 Achille Polonara (1991, 203, A, Grissin Bon Reggio Emilia): il jolly di questa nazionale. Punti, rimbalzi, assist, recuperi, difesa, schiacciate, tiro da tre. Chiedetegli qualsiasi cosa e lui la farà.

 

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