Basket
Basket, Europei 2015: Italia contro Israele segnali da grande squadra
L’Italia è tra le prime otto d’Europa. Siamo arrivati dove volevamo essere ed ora possiamo davvero lottare per un piazzamento sul podio, che manca ai colori azzurri dal lontano 2003.
Ieri contro Israele una prova da grande squadra, di assoluta forza e di personalità. Avversari spazzati via e demoliti con trenta punti di scarto, nella nostra partita migliore difensivamente parlando di tutta la competizione. Abbiamo concesso solamente 52 punti ai nostri avversari, mettendo intensità difensiva fin dai primi minuti e costringendo uno come Omar Casspi a chiudere con soli otto punti a referto e tante scelte di tiro forzate.
Segnali da grande squadra, perchè quando i “tre americani” non sono superlativi, ecco che la squadra se la prende sulle spalle Alessandro Gentile, che, nonostante i suoi 22 anni, non ha avuto il minimo timore reverenziale nel suo primo ottavo di finale ad un Europeo. Prestazione da 27 punti per il numero cinque azzurro, che ha spaccato la partita con le sue entrate, segnando o caricando di falli la difesa israeliana.
Un match “di riposo” utilissimo per Danilo Gallinari, che ha potuto un po’ tirare il fiato dopo una prima fase nel quale è stato semplicemente straordinario. Marco Belinelli continua ad essere mortifero dall’arco e quello che fa più impressione del ragazzo di San Giovanni in Persiceto è quella sua capacità di segnare le triple importanti, quelle che cambiano e modificano l’esito della partita. Per fare ció devi avere tanta classe, ma anche qualcosa dentro che solo i grandi hanno.
Purtroppo usciamo dal campo anche con la paura e la preoccupazione di aver perso Andrea Bargnani. Il Mago si è seduto in panchina nel secondo quarto e non si è più rivisto in campo. La diagnosi ufficiale arriverà oggi, ma la sensazione è quella che difficilmente lo vedremo sul parquet mercoledì sera contro la Lituania.
Passiamo proprio a quella partita contro avversari ormai storici. La mente va subito a quell’indimenticabile semifinale di Atene, ma proprio dal 2004 non riusciamo più a batterli nelle grandi manifestazioni. Manca un solo successo per volare a Rio (per ora solo torneo preolimpico), ma soprattutto una vittoria ci proietterebbe in zona medaglia. Quella di mercoledì sera è forse la partita più importante degli ultimi otto anni del basket italiano, di una generazione che ha capito che il suo momento è arrivato e va colto immediatamente.
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foto da pagina FB della FIP
andrea.ziglio@oasport.it