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Basket, Europei 2015: Italia, una notte da Dream Team! Spagna demolita 105-98!
Come due anni fa, meglio di due anni fa. L’Italia confeziona un’altra impresa contro la Spagna agli Europei con una prestazione sensazionale nel momento forse decisivo del torneo, in cui tutti i tasselli del puzzle si incastrano finalmente alla perfezione. Nel vertigionoso 105-98 finale c’è praticamente tutto. Un attacco fantascientifico nel secondo tempo, una difesa grintosa ed attenta quanto basta, un cuore enorme e due Campioni con la C maiuscola: Danilo Gallinari e Marco Belinelli (che nemmeno doveva esserci…). 56 punti in due, basta questo. E l’Europeo dell’Italbasket, probabilmente, comincia soltanto ora. Agli iberici non basta un clamoroso Gasol da 34 punti.
I primi due punti sono a firma di Alessandro Gentile, con un canestro di pura fantasia ed istinto. Il milanese è tonico come del resto tutta l’Italia in tutte e due le metà campo, anche con un Bargnani che approccia finalmente al meglio il match. Rispetto al match contro la Turchia l’aggressività non scema dopo una manciata di minuti e la Spagna inizialmente segna solo dalla lunetta. A metà quarto due triple di Ribas scuotono gli iberici e danno il primo vantaggio alla Spagna, ma l’Italia e soprattutto il Mago (in doppia cifra già dopo 10′) sono.in partita e tengono testa a Gasol&co., spesso imbrigliati da un’ottima difesa di squadra. I punti del Gallo, al solito, non mancano mai e gli azzurri sono sotto soltanto di 1 (20-19).
La partita continua ad essere giocata punto a punto anche nel secondo quarto, gli azzurri mantengono la giusta intensità nonostante alcune amnesie offensive e la mancanza di velocità nel far girare il pallone con certo ritmo. Le iniziative individuali, però, pagano spesso e volentieri. E Gentile (tripla fuori ritmo), Gallinari (gioco da tre punti) e Aradori (step back da due e grsnde impatto dalla panchina) consentono alla nazionale di restare sempre avanti di poco nel tabellino. In difesa le risposte sono altrettanto positive, perché la Spagna deve ricorrere a tutto il talento di Gasol per pungere e rimettere il naso avanti sul 35-34. Il primo momento difficile per gli uomini di Pianigiani coincide con la buona riuscita di due transizioni rapide da parte di Llull e con una temporanea assenza di canestri dal campo, grazie a cui la Spagna sale sul 45-40 (massimo svantaggio italiano) con due punti troppo facili di Mirotic. Ci pensa Gentile, con due tiri liberi nell’ultimo minuto, a riavvicinarsi sul 45-42.
Il secondo tempo si apre completamente nel segno di Marco Belinelli. Nonostante una condizione fisica precaria, la guardia di San Giovanni in Persiceto stampa un parziale di 8-0 nel giro di un minuto e lancia sul 47-52 i suoi (azione della seconda tripla perfetta). Scariolo chiama timeout, ma la musica non cambia. L’Italia gira a meraviglia. Bargnani ne mette due, ma è ancora Belinelli a salire in cattedra con una tripla da otto metri per la doppia cifra di vantaggio 47-57 (e 2-15). Per un paio di minuti gli azzurri si fermano, ma il Beli non chiude il suo personale break e infila un’altra bomba (50-60). Gli iberici rispondono con un 5-0, ma a controbattere è il Gallo con un delizioso gioco da tre punti (57-65). La Spagna si affida a Mirotic ma resta sempre ad almeno due possessi di svantaggio (63-70). A mettere il punto esclamativo su un.terzo quarto straordinario, però, è ancora un magico Belinelli: quarta tripla del terzo quarto (anche questa non banale), 63-73 e 19esimo punto della serata.
Gli azzurri rientrano con lo stesso spirito nell’ultimo quarto e Belinelli (sempre a mezzo servizio…) e Gallinari suonano altre due sinfonie da dietro l’arco, ritoccando il massimo vantaggio sul 70-81. La Spagna si aggrappa ad un magnifico Gasol, ma la mano del Beli è bollente. La guardia azzurra, sul 74-82 e a 6′ dalla fine, piazza la settima meraviglia della serata da oltre i 7,5 metri sulla sirena e fa volare l’Italia a +11. Pianigiani, a meno di 5′ dal termine, perde Cusin ma il resto del quintetto continua ad incarnare l’immenso cuore e la grinta del centro di Cremona. Se poi c’è anche il talento di Gallinari e di Belinelli tutto diventa ancora più facile. Gli azzurri non fanno mai avvicinare gli spagnoli a meno di due possessi, controllano al meglio in attacco grazie ad un paio di perle di Alessandro Gentile e in difesa concedono il minimo indispensabile. Melli, nel finale, sfonda pure quota 100. Ed è pura magia.
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