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Basket, Europei 2015: tutte le grandi favorite, Francia e Serbia su tutte?
Gli Europei 2015 di basket si avvicinano. Dal 5 settembre, a Montpellier, Berlino, Zagabria e Riga scatterà l’attesissima rassegna continentale, itinerante per la prima fase e a Lille successivamente, per la fase ad eliminazione diretta. In una competizione così intensa, praticamente senza soste e dalle partite ravvicinate le sorprese sono sempre all’ordine del giorno, ma le favorite d’obbligo non possono mancare.
Difficile indicare una principale squadra da battere, ma ci sono pochi dubbi sui tre roster più forti in assoluto: Francia, Serbia e Spagna. Noi abbiamo scelto un ordine alfabetico, perché del resto stabilire delle gerachie quando si parla dei campioni d’Europa in carica, dei vice-campioni del mondo e dei vice-campioni olimpici è pressoché impossibile. I transalpini potrebbero galvanizzarsi per il fattore casalingo e per un girone obiettivamente poco complicato, con cui potrebbero arrivare in carrozza agli scontri diretti e alla fase calda della competizione. La squadra, poi, è naturalmente di livello stellare, partendo dalla classe pura di Tony Parker fino ad arrivare al talento dei vari Rudy Gobert, Nicolas Batum, Boris Diaw e Thomas Heurtel. Due anni fa, tra qualche sorpresa, fecero terra bruciata intorno a loro e conquistarono un insperato titolo in Slovenia, seguito poi dal bronzo dei Mondiali 2014. L’obiettivo minimo, insomma, non può che essere il podio, ma gli uomini di Vincent Collet difficilmente si accontenteranno.
Per molti tifosi ed appassionati, però, la favorita numero uno è quella Serbia capace di stupire il mondo un anno fa, quando da quarta del girone si ritrovò addirittura in finale contro gli Stati Uniti dopo un ruolino di marcia impressionante nella fase ad eliminazione diretta. La nazionale dei Balcani ha sempre avuto a disposizioni roster di altissima qualità e dal tasso tecnico elevatissimo, salvo poi toppare i grandi appuntamenti o singole partite per inspiegabili blackout. Limitarli sarà il compito (molto delicato…) di Sasha Djordjevic , chiamato a ridurre al minimo i passaggi a vuoto dei suoi e a far scatenare sul parquet tutte le immense potenzialità dei vari Teodosic, Bjelica, solo per citarne un paio. L’oro è alla loro portata, così come per la Spagna. Non ci saranno Marc Gasol, Alex Abrines e Ricky Rubio, certo, ma la nazionale allenata da Sergio Scariolo può vantare ugualmente un roster di livello stellare, pronto a riscattare la delusione iridata casalinga (fuori ai quarti di finale) e a riprendersi il trono d’Europa dopo le vittorie del 2009 e del 2011. Le defezioni sono pesanti, ma gli uomini pronti a prendersi sulle spalle una nazione intera non mancano, da Pau Gasol a Rudy Fernandez fino a Sergio Llull e Nikola Mirotic. Gli iberici potrebbero peccare in profondità e pagare un girone estremamente duro, ma la storia e il talento parlano per loro.
Ma non solo. Non nascondono ambizioni da podio (e ragionevolmente qualcosina di più…) nemmeno altre nazionali storiche come la Lituania, seconda ad Eurobasket 2013 e terza ai Mondali 2014. Il biglietto da visita è di quelli importanti, come del resto la squadra, il cui trascinatore potrebbe essere il centro dei Toronto Raptors, Jonas Valanciunas. Kazlauskas dovrà, al solito, integrare giovani e senatori, ma il gruppo appare già piuttosto collaudato. Dalla loro, inoltre, i baltici avranno anche un girone piuttosto comodo. A scontrarsi già nella prima fase, invece, saranno Croazia e Grecia, due potenzialmente da semifinale se dovessero trovare la giusta quadratura del cerchio. I primi possono fare affidamento su un reparto lunghi di qualità eccelsa (Tomic su tutti), mentre i greci possono vantare degi esterni formidabili, guidati dalla sapienza e dalla classe dell’intramontabile Vassilis Spanoulis.
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Foto: Pagina Facebook Tony Parker