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Basket: Italia possibili novità in vista del preolimpico, Arcidiacono futuro play azzurro
Si sono da poco conclusi gli Europei di basket con il trionfo della Spagna ed un’Italia che si è fermata ai quarti di finale, ma che ha comunque centrato la qualificazione al torneo preolimpico, che si svolgerà il prossimo anno. Proprio su questa manifestazione si pone completamente l’attenzione di tutto il movimento italiano, perchè un’Olimpiade manca ai colori azzurri dal 2004 ed è probabilmente l’ultima grande occasione per questa generazione di giocatori di partecipare all’evento a Cinque Cerchi.
Adesso il lavoro più importante lo deve svolgere Simone Pianigiani, che avrà un anno di tempo per scegliere i dodici migliori che dovranno condurre la nazionale a Rio 2016. Certamente alcuni giocatori sono assolutamente imprescindibili, come i tre “americani”, Gigi Datome e Alessandro Gentile, ma questa potrebbe essere la stagione della consacrazione di altri due giovani talenti come Amedeo Della Valle ed Achille Polonara, che hanno avuto meno spazio nell’ultimo Europeo, ma che rappresentano certamente il futuro della pallacanestro italiana.
I problemi maggiori nell’ultima manifestazione continentale sono stati riscontrati in cabina di regia, dove sia Daniel Hackett sia Andrea Cinciarini hanno deluso e quindi è nella posizione di play che si potrebbero aprire i maggiori spiragli e le possibilità di cambiamento in vista del preolimpico. Daniel vivrà una stagione importante in Grecia con la maglia dell’Olympiacos, mentre per il “Cincia” c’è la grande opportunità di Milano e del mettersi in mostra finalmente in una big italiana ed anche europea.
Molto difficile pensare che Simone Pianigiani non punti sempre su loro due, ma l’eventuali soluzioni diverse potrebbero arrivare sia dal nostro campionato, i fratelli Luca e Michele Vitali o Stefano Gentile, oppure addirittura oltreoceano con la possibile convocazione di Ryan Arcidiacono. Classe 1994 e prodotto dell’Università di Villanova, ha vinto lo scorso il premio come miglior giocatore della Big East. Si tratta di un play con punti nelle mani (circa dieci di media in NCAA) e quindi anche un tipo di giocatore che potrebbe servire alla nostra nazionale ed infatti Simone Pianigiani lo ha già incontrato per conoscere la sua disponibilità, venendo comunque già convocato nella nazionale sperimentale.
Potrebbe rientrare tra i dodici anche il centro Riccardo Cervi che ha perso il ballottaggio con Marco Cusin. Loro due si giocano il ruolo di vice Bargnani, ma il “Cuso” ha avuto il vantaggio di disputare un ottimo Europeo e soprattutto di essere un combattente nato e di avere quello spirito di sacrificio che spesso è mancata al nuovo centro di Avellino.
Un anno al preolimpico e il percorso della nazionale è già partito tra vecchie certezze e possibili interessanti novità
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andrea.ziglio@oasport.it