Calcio

Calcio, qualificazioni Euro 2016: Conte e le poche alternative che offre la Serie A

Pubblicato

il

Se n’è già parlato, se ne parla tuttora e se ne parlerà ancora a lungo. Il mestiere del ct è infausto. Se poi ti chiami Antonio Conte, hai alle spalle tre anni di (odiati) successi alla Juventus e un processo pendente per calcioscommesse, tutto è ancora più difficile. Aggiungiamo anche che il pallone italiano sta vivendo uno dei momenti più bui della propria storia e il cocktail esplosivo stenderebbe chiunque. Condizionale.

L’ex bianconero, invece, resiste. Si aggrappa con le unghie e con i denti a un ruolo che ha inseguito a lungo e per il quale Carlo Tavecchio, presidente della Figc, ha addirittura commesso uno strappo alla regola storica del tetto di 2 milioni a stagione di ingaggio sfruttando l’aiuto del partnership commerciale Puma. Poche certezze, tanti dubbi: per questo è vietato fallire. E Conte, tra tutti i problemi che deve combattere, tutto sommato male non sta facendo. Nessuna sconfitta ufficiale (in un girone comunque abbordabile) e l’unica macchia del ko con il Portogallo che è costato il titolo di testa di serie nei sorteggi di qualificazione ai Mondiali 2018. Ma questa è un’altra storia, anche perché la permanenza del ct dopo Euro 2016 è tutt’altro che scontata.

La realtà, invece, parla di Malta e Bulgaria da affrontare (e battere) in casa tra il 3 e il 6 settembre. La qualificazione azzurra agli Europei francesi, per altro mai in discussione vista la nuova formula a 24 partecipanti, passa da Firenze e Palermo. Alla luce di una situazione di classifica tranquilla, permangono però i soliti problemi di rosa. Il tempo passa, gli esperimenti continuano e l’Italia continua a non avere né un centravanti né un’identità. E lo stesso posto di regista, tra l’emergente Verratti e l’americano Pirlo, pare un rebus senza soluzione. Difficile, se non impossibile, fare bene con pochissimo materiale tecnico a disposizione. Addirittura è stato chiamato da Toronto Sebastian Giovinco, che per giocare e segnare con regolarità (18 gol in 25 presenze) ha sposato i milioni della MLS, campionato tutt’altro che competitivo. La Formica Atomica, infortunata, non sarà tuttavia disponibile.

Conte sta dunque percorrendo qualsiasi strada possibile per trovare la migliore alternativa, e non è detto che – come spesso accade in politica – alla fine prevalga la meno peggio. Anche perché la Serie A offre davvero poco: Daniele Padelli del Torino tra i pali, l’affidabile Francesco Acerbi in difesa (dove continuano a figurare i nomi di Andrea Ranocchia e Mattia De Sciglio, contestatissimi da Inter e Milan), il jolly Alessandro Florenzi a centrocampo e gli spumeggianti Eder e Franco Vazquez nel reparto offensivo. Come si evince chiaramente dai nomi, due naturalizzati.

E poi? Nel Sassuolo a punteggio pieno c’è Domenico Berardi, ma è infortunato. Anche il Chievo Verona viaggia a 2/2, ma Riccardo Meggiorini non sembra da nazionale mentre Alberto Paloschi (ex under 21) potrebbe garantire una presenza fissa in area di rigore. Piace la filosofia del Torino: dopo l’ottima cessione di Matteo Darmian, protagonista al Manchester United, ora si stanno ritagliando spazi importanti due azzurrini come Daniele Baselli e Marco Benassi. Infine, due snobbati: Riccardo Saponara (Empoli) e Marco Rigoni (Palermo) non saranno fuoriclasse, ma da un anno a questa parte giocano con grinta, determinazione, qualità e concretezza. Davvero l’Italia può permettersi di non prenderli neanche in considerazione?

 

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
Clicca qui e metti mi piace alla pagina “La storia dell’Italia nelle fasi finali di Mondiali ed Europei

 

francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: pagina ufficiale Facebook US Palermo

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version