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Calcio – Serie A, Top&Flop quarta giornata: l’impatto di Bacca e la solidità dell’Inter

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La quarta giornata di Serie A va in archivio con l’Inter ancora capolista solitaria, il Torino secondo, la Fiorentina terza e la Juventus in crescita come promesso da Allegri “dopo la sosta”. Frena invece la Roma, bloccata sul 2-2 casalingo con il Sassuolo. Bacca lancia il Milan, che dopo il ko nel derby torna a vincere a San Siro. Il Frosinone perde a Bologna e rimane ultimo in classifica con zero punti e il Napoli si rilancia aumentando la crisi della Lazio. I migliori e i peggiori del week-end.

TOP

Bacca (Milan): continua il suo devastante impatto con il calcio italiano. Sa fare tutto: dal difendere la palla sulla trequarti al segnare con cinismo e freddezza da dentro l’area, di testa o di piede. Il colombiano maschera i problemi dei rossoneri e regala il 3-2 al Palermo. Se la squadra lo supporta può diventare imprendibile.

Inter: quattro partite, quattro vittorie e un solo gol subito. L’Inter non sarà ancora pronta per vincere lo scudetto, ma siamo solo a metà settembre e la strada intrapresa è quella giusta. Mancini sa come si fa, la squadra è solida e – soprattutto – cinica. Sistemata la difesa e ritrovati i gol di Icardi, i nerazzurri rimangono da soli in testa al campionato.

Maurizio Sarri (Napoli): un maestro di calcio, bravo nel reggere alle critiche delle prime giornate ma, contemporaneamente, a saper cambiare stile di gioco liberandosi dai dogmi tattici di Empoli. Anche Antonio Conte, nei suoi primi mesi alla Juventus, passò dal 4-2-4 al 3-5-2 con gli esiti che tutti conoscono. I partenopei si divertono e il collettivo esalta bomber Higuain, ormai definitivamente ritrovato. Un parziale di 10-0 in due gare è raro nel calcio moderno. E il pubblico ora lo acclama.

FLOP

Udinese: in casa contro l’Empoli i friulani vengono puniti nel finale forse anche eccessivamente, ma quel che conta ora è che – dopo la storica vittoria all’esordio sul campo della Juventus – la squadra di Colantuono ha racimolato solo sconfitte. E mercoledì, nell’infrasettimanale, c’è il Milan.

Armando Izzo (Genoa): compromette la sfida tra i rossoblu e la Juventus con un’ingenua espulsione che lascia il campo libero per la prima vittoria stagionale dei campioni d’Italia in Serie A.

Lazio: continuano le montagne russe biancocelesti. Dall’amarezza di Champions alla doppietta di Matri con l’Udinese fino ad arrivare al pesantissimo ko nel posticipo con il Napoli. C’è da lavorare (e molto) soprattutto dietro.

Di seguito, come da tradizione, ecco i tre migliori giovani italiani dell’ultimo turno.

Riccardo Saponara (Empoli): Sarri, che l’ha allenato sei mesi nella passata stagione, ha scommesso che a fine anno nessuna squadra di Serie A se lo potrà permettere. E, piano piano, il trequartista ex Milan fa aumentare il prezzo del suo cartellino. Contro l’Udinese non segna, ma è decisivo con le sue giocate.

Davide Calabria (Milan): le sue potenzialità si erano già intraviste in precampionato, con il Palermo l’infortunio di Abate gli apre la strada verso una serata da protagonista. E’ ancora giovanissimo (18 anni), ma ha personalità e talento.

Lorenzo Insigne (Napoli): ormai titolare fisso dell’undici partenopeo, va a segno anche nel netto successo per 5-0 contro la Lazio e regala spettacolo con le sue giocate d’alta classe.

 

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