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Calcio, under 21: quest’Italia ha grandi qualità. Ora le sfrutti, crescendo atleticamente

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Buona la prima. Con la più classica delle emulazioni, l’Italia under 21 inaugura il suo nuovo ciclo a caccia di Euro 2017 con uno striminzito 1-0 sulla Slovenia, punteggio identico a quelli ottenuti dalla nazionale maggiore contro Malta e Bulgaria sulla strada verso Francia 2016. Le due situazioni, tuttavia, sono ben differenti tra loro.

La nuova under 21 di Luigi Di Biagio è infatti all’inizio del biennio, quella di Antonio Conte è ormai virtualmente qualificata e deve al più presto trovare una sua identità in vista della rassegna continentale. Identità che invece gli azzurrini sembrano già possedere, con una rosa che in quanto a esperienza e qualità è senza dubbio superiore a quella che nel settembre 2013 esordì nelle qualificazioni a Rieti perdendo malamente 3-1 contro il Belgio.

Federico Bernardeschi, che parte in posizione di ala destra ma spesso e volentieri gioca tra le linee come un trequartista puro, è l’anima di una formazione talentuosa e ben disposta in campo, con Kinglsey Boateng generoso e imprevedibile sulla sinistra e Gaetano Monachello che interpreta il ruolo di punta centrale in maniera più tecnica rispetto al fu Andrea Belotti, più uomo d’area di rigore. L’attaccante dell’Atalanta, invece, spesso e volentieri si abbassa per impostare le azioni, vede meglio il gioco e si muove negli spazi con grande intelligenza tattica.

Ottima anche l’impressione fornita da Valerio Verre, subentrato a Bernardeschi e autore di un pregevole cross pennellato con il piede sinistro per un colpo di testa di Rolando Mandragora, poi parato dall’ottimo portiere della Slovenia Sorcan. E’ stato proprio l’estremo difensore avversario a chiudere più volte la porta in faccia agli attaccanti italiani, che hanno anche colpito un palo con il solito numero 10 viola. A centrocampo c’è personalità – Danilo Cataldi e Marco Benassi militano da titolari in Serie A – e in difesa, con Daniele Rugani e Alessio Romagnoli, la cintura è ben allacciata. In attesa di Domenico Berardi e Alessio Cerri, dunque, l’Italia convince nonostante un solo gol all’attivo in due uscite.

Quel che preoccupa, al momento, è invece ancora una volta la condizione atletica. Di Biagio aveva avvisato tutti in conferenza stampa, vero, ma come sempre anche nella sfida con la Slovenia a metà secondo tempo gli azzurrini hanno abbassato in maniera preoccupante il ritmo del gioco, allungandosi tra i vari reparti e lasciando il pallino del gioco in mano ai propri rivali. Un comportamento assolutamente da evitare sull’1-0, perché non sempre il contropiede funziona. Il ct lavori il più possibile su questo fondamentale, che è costato lo scorso giugno contro la Svezia la qualificazione a Rio 2016.

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Wikipedia

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