Ciclismo
Ciclismo: Adriano Malori verso Rio 2016. Quale percorso per la cronometro olimpica?
Lo splendido e meritato argento colto a Richmond, culmine di un percorso di crescita all’insegna della regolarità e della costanza, spinge definitivamente Adriano Malori nell’élite della cronometro globale.
27 anni, nel pieno della maturità tecnica, l’emiliano di Traversetolo sta vivendo il miglior periodo della carriera e, come detto, fa ora parte di quel ristrettissimo gruppo in grado di giocarsi le prime posizioni in qualsiasi cronometro. Con lui Tony Martin, Fabian Cancellara (se tornerà quello di un tempo), Vasil Kiryenka, Tom Dumoulin e Rohan Dennis: certo, anche un Chris Froome preparato a puntino rappresenta un cronoman in grado di gareggiare ad armi pari con questi ragazzi, ma resta da vedere se davvero sarà fattibile puntare, con eguali ambizioni, al Tour de France e alle Olimpiadi di Rio de Janeiro a distanza di poche settimane.
Già, le Olimpiadi: il pensiero di tutti questi ragazzi, seppur lontanamente, va già all’appuntamento a cinque cerchi, quella gara che si sogna sin da bambini per l’assoluto fascino che emana. Può Malori giocarsi una medaglia a Rio? Certamente sì. La distanza da percorrere sarà di poco inferiore ai 60 km, ovvero due giri del circuito da 29.8 km ribattezzato “Grumari”: la caratteristica portante di quest’anello, che interesserà anche la prova in linea, è data dalla stretta salita di Grumari, 1200 metri in mezzo alla foresta con pendenza media del 7% e una massima del 13%. Sarà quello il punto cruciale della cronometro olimpica, una salita corta ma impegnativa nella quale davvero potrebbero volare moltissimi di quei secondi decisivi ai fini della classifica finale. Nessun timore, comunque, per Adriano Malori: in questi anni ha dimostrato di essere competitivo su ogni distanza e su ogni profilo altimetrico offerto dalle numerose prove contro il tempo a cui ha preso parte. Quasi sempre finendo nelle primissime posizioni.
foto: Twitter Assocorridori
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marco.regazzoni@oasport.it