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Ciclismo, Mondiali 2015: tante soluzioni per un’Italia a due volti

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Ieri, dopo la Coppa Bernocchi, il CT della nazionale maschile di ciclismo su strada Davide Cassani ha diramato la lista dei convocati per la prova in linea dei Campionati del mondo di ciclismo su strada che si svolgeranno settimana prossima a Richmond, in Virginia.

Gli undici selezionati formano un gruppo eterogeneo: con un percorso di difficile interpretazione, anche Cassani ha preferito, dato che la squadra azzurra non partirà con i favori del pronostico, tutelarsi sia in caso di corsa poco selettiva sia nel caso di una corsa più difficile di quanto possa sembrare al momento.

Con le prestazioni ad Agostoni e Bernocchi, Vincenzo Nibali si è conquistato con le unghie un posto per la gara. Dopo un mese molto difficile, iniziato con l’esclusione dalla Vuelta, il siciliano è tornato alle corse nel migliore dei modi, con due podi all’attivo (e tra questi anche una vittoria) su due gare. Il percorso, per lui, sembra facile, ma è impossibile lasciarlo a casa con una gamba di questo tipo.

Dovrebbero essere addirittura due, tra i 9 che prenderanno parte alla prova iridata, i velocisti scelti dal CT. La scelta dovrebbe ricadere su Elia Viviani (quasi sicuro del posto) e Giacomo Nizzolo, con Sonny Colbrelli riserva nonostante le ultime prove molto convincenti. L’atleta della Bardiani-CSF paga un’annata in cui ha avuto un rendimento inferiore rispetto allo scorso anno, ma con le ultime uscite potrebbe aver fatto cambiare idea al selezionatore della nazionale. La volata, se così dovesse risolversi il Mondiale, non sarà di tipo tradizionale: con tre strappi negli ultimi 5 chilometri, vincerà colui che si presenterà agli ultimi 150 metri con più energie. Viviani al Tour of Britain ha dimostrato di volare, ed è giusto sia la prima opzione azzurra in caso di arrivo a ranghi compatti. Tra gli 11 anche Salvatore Puccio, suo compagno al Team Sky che probabilmente sarà l’uomo di fiducia del veneto.

L’Italia, comunque, è ben coperta anche in caso di gara più impegnativa. Diego Ulissi dovrebbe inserirsi in un eventuale attacco sull’ultimo strappo per poi provare a dire la sua in volata. Nelle classiche canadesi non ha impressionato pur dimostrando una buona condizione di forma. Piccola incognita, ancora una volta, riguardo la distanza. Sui 260 chilometri ha lasciato il segno solo in una tappa del Giro d’Italia (vinta a Fiuggi) ma si attende ancora una prestazione di spessore in una Monumento per consacrarlo definitivamente come vero e proprio corridore da classiche.

Tra le punte azzurre anche due corridori con caratteristiche simili: Matteo Trentin e Fabio Felline. Entrambi hanno messo in luce una buona gamba, ma indicativamente dovrebbe essere il primo ad avere un ruolo prioritario nella squadra. Due uomini veloci, che fanno delle volate ristrette il loro punto di forza pur senza rinunciare ad attaccare per provare ad anticipare il gruppo. Trentin ha portato a casa una tappa al Tour of Britain, Felline ha vinto il GP Fourmies ma successivamente ha fallito l’appuntamento con GP Quebec e GP Montreal. Possibile anche una sua esclusione dai nove, anche se non per demeriti quanto per caratteristiche molto simili ad altri corridori.

Completano la formazione tre passisti in grado di svolgere al meglio il lavoro di gregari come Daniele Bennati, Manuel Quinziato e Daniel Oss. Il primo dovrebbe avere il ruolo di regista in corsa, parte che gli calza sempre meglio anche per quanto si è visto alla Tinkoff-Saxo al fianco di Alberto Contador. Quinziato ha vinto una bellissima corsa all’Eneco Tour ma dovrebbe mettersi a disposizione dei compagni, mentre Daniel Oss potrebbe anche provare ad inserirsi in una fuga. Lo spunto veloce non gli manca, ma deve provare ad anticipare.

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gianluca.santo@oasport.it

Twitter: Santo_Gianluca

Foto: Pagina Facebook Team Sky

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