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Ciclismo
Ciclismo, Mondiali: è Trentin l’uomo per Richmond?
Le credenziali ci sono tutte. Due vittorie di tappa al Tour de France negli ultimi 3 anni, presenze costanti nelle Classiche e una volata che fa paura a tanti. A meno di un mese ormai dai Campionati del mondo di ciclismo su strada analizziamo le possibilità di Matteo Trentin di essere capitano della nazionale azzurra.
Il trentino si adatta perfettamente al percorso. Capace di reggere sugli strappi di Richmond, in caso di volata sarebbe un nome importante da spendere per l’Italia. L’ultima ascesa (circa 600 metri all’8%), dovrebbe sgranare e allungare il gruppo in vista della volata (sempre che qualcuno non riesca ad avvantaggiarsi prima). In vetta allo strappo un falsopiano che porta al traguardo: non c’è tempo per recuperare e contano le energie rimaste. E Trentin, in carriera, ha dimostrato di essere in grado di fare ottime volate anche con le gambe in croce.
I suoi 200 metri, la distanza su cui si esprime meglio allo sprint. Sarà importante, per lui, trovare la giusta posizione in gruppo, cosa che spesso gli sfugge nelle fasi finali di una corsa. Dopo 260 chilometri, però, è plausibile che diversi corridori, specialmente considerando che la fine della stagione è imminente, non abbiano le forze per stare davanti e questo semplificherebbe il compito di Matteo.
L’esperienza maturata con la Etixx-QuickStep nelle classiche del nord, inoltre, potrebbe consentirgli anche di anticipare la volata. Difficile Trentin sia il velocista designato e se all’ultimo giro del percorso i vari Nizzolo o Viviani dovessero trovarsi ancora in gruppo potrebbe avere il via libera per provare a portare via un gruppetto. In quella situazione, considerando anche che potrebbe essere sottovalutato dagli avversari dato il ruolo di gregario che è spesso costretto a svolgere nell’arco della stagione.
La condizione di Trentin sembra in crescita. Dopo una primavera soddisfacente, in cui spicca il terzo posto all’E3 di Harelbeke, ha partecipato al Tour de France, senza però dare l’impressione di avere una gran gamba. Forse memore dell’esperienza dello scorso anno, quando a settembre non aveva più energie per ben figurare con la maglia azzurra, potrebbe aver cambiato qualcosa nella preparazione complice anche una richiesta del CT Davide Cassani. Entrare in forma a settembre, in vista mondiale, potrebbe cambiare le sorti della spedizione azzurra. Trentin ha dimostrato di saper vincere contro avversari di prim’ordine. E questo lo colloca un gradino sopra diversi plausibili compagni di nazionale che in determinate situazioni non hanno mai centrato il bersaglio pieno.
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gianluca.santo@oasport.it
Foto: Pagina Facebook Team Sky