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Formula 1
F1, GP Giappone 2015, analisi qualifiche: Rosberg in pole dopo quattro mesi. Ferrari all’inseguimento
Finale col botto, nelle qualifiche ufficiali del GP del Giappone. E non parliamo solo del colpo gobbo assestato da Nico Rosberg – non vedeva la prima casella in griglia dal 9 maggio, GP di Spagna – al compagno di squadra e leader mondiale Lewis Hamilton, secondo, prima d’oggi avanti 12 a 1 sul tedesco nel testa a testa Mercedes in qualifica ufficiale. Daniil Kvyat ha infatti schiantato contro le efficienti barriere di Suzuka la sua Red Bull, a meno di un minuto dalla fine della sessione. Nessuna conseguenza grave per il pilota, fortunatamente, ma red flag obbligata sbandierata dai commissari di pista e conseguente sospensione immediata della competizione.
In quel momento erano in pista tutti i top drivers, quindi, le prime posizioni della Q3 potevano ancora subire degli scossoni, tuttavia, non si fa nulla con i “se” o con i “ma” e Nico Rosberg incassa anzitempo la seconda pole stagionale. Con pieno merito, attenzione: miglior tempo nelle prove libere 3 davanti ad Hamilton (considerando la pioggia battente di ieri, il primo test cronometrico attendibile del weekend), secondo in Q1, miglior crono in Q2.
Ovviamente, c’è chi si porta in hotel i rimpianti per quello che poteva ancora essere e chi dovrebbe ringraziare il malcapitato ventunenne di Ufa di aver suo malgrado accorciato l’ultimo atto della lotta per la pole position.
Della prima schiera, fanno parte, su tutti, Lewis Hamilton, Kimi Raikkonen, Felipe Massa e Daniel Ricciardo. Il campione del mondo in carica avrebbe spaccato l’acceleratore pur di precedere il compagno-avversario sulla griglia di partenza, a maggior ragione dopo la débâcle singaporiana, il finlandese (detentore del tempo record del circuito, 1’31″540, risalente al lontano 2005) è sembrato davvero in palla quest’oggi con tempi sempre da podio virtuale ma costretto ad accontentarsi di un misero sesto posto finale. Massa, quinto in griglia, avrebbe voluto e forse potuto finire davanti a Sebastian Vettel e, soprattutto, al compagno di squadra Valtteri Bottas, ottimo terzo, mentre Ricciardo non è riuscito a confermare il terzo tempo delle libere 3, chiudendo la contesa per la pole solo in settima posizione.
Al contrario, i “contenti” sono il già citato Bottas ed il ferrarista Vettel, ritrovatosi quarto sulla starting grid dopo una sessione di qualifiche passata al costante, affannoso inseguimento di Mercedes, Williams e Raikkonen.
C’è il solito rischio pioggia giapponese per la gara di domani ed anche in questo caso ci sono già coloro che sperano e coloro che tremano… Ne vedremo comunque delle belle.
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Foto: Valerio Origo