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Formula 1

F1, GP Singapore 2015: Lewis Hamilton per il tris, le Ferrari alla ricerca della continuità

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Dopo il pieno di adrenalina che solo Monza e altre poche tappe del Mondiale possono garantire, la Formula 1 si sposta ad Est per il trittico di gran premi orientali che partirà domenica da Singapore, passerà da Suzuka (27 settembre) e si chiuderà nella ben più vicina Sochi (11 ottobre).
Il Circus è atteso dall’ottava edizione della tradizionale gara in notturna nella fiorente città-Stato asiatica con uno skyline degno di Manhattan, una movimentata vita notturna e, come ben sanno i suoi quasi 6 milioni di abitanti, anche con il serio problema dell’inquinamento atmosferico causato dall’eccessivo traffico urbano, dalla vicinanza con gli immancabili incendi indonesiani e dalle biricchine correnti d’aria zonali.

A livello tecnico, invece, il Marina Bay Street Circuit mette sempre a dura prova piloti e mezzi, la gara – con senso di marcia antiorario, come a Interlagos, Abu Dhabi ed Austin – arriva sovente al limite delle due ore di durata.
Sul tracciato cittadino singaporiano squadre e drivers non dovranno però fare i conti solo con le foschie, il clima tropicale, l’illuminazione artificiale e gli insidiosi muretti: nei pressi dell’Anderson Bridge, infatti, bisognerà fare i conti con le interferenze di natura elettrica che spesso mettono a repentaglio l’affidabilità delle vetture (cambio in primis).

Archiviate dodici prove, e a sette dal sipario finale sul Mondiale 2015, Lewis Hamilton sembra essere in totale controllo lassù, in cima a quella graduatoria generale che comanda fin dall’esordio stagionale in terra australiana. Sempre sul podio, con esclusione della domenica che ha visto trionfare Sebastian Vettel a Budapest, reduce dai due primi posti consecutivi di Spa e Monza, il britannico è prepotentemente proiettato verso la terza corona iridata personale.

Al contrario, l’inseguitore per antonomasia Nico Rosberg giunge in Asia zavorrato di dubbi, frustrazione e punti di distacco in classifica (ben 53). Dopo lo sfortunato weekend monzese, il tedesco farà di tutto – motore Mercedes permettendo – per rendere un po’ più dura la vita al compagno di scuderia, con uno sguardo sempre vigile sul connazionale in rosso, a distanza non proprio di sicurezza in classifica. Vettel, infatti, arriva a Singapore sulle ali dell’entusiasmo scatenato non solo dal secondo posto nel GP d’Italia e dai 18 punti rosicchiati in un solo colpo a Rosberg, ma anche dal travolgente bagno d’affetto che gli hanno donato i tantissimi ferraristi presenti sotto il podio di Monza. Inoltre, è il primatista di vittorie su questo circuito, avendo vinto tre volte in Red Bull contro le due affermazioni a testa di Hamilton e Alonso.

Chiusura per Raikkonen, Massa e la Red Bull. Il finlandese dovrà farsi perdonare la partenza shock di Monza, che gli ha condizionato pesantemente l’intera gara, e confermare i confortanti progressi in qualifica.
Anche Felipe Massa è chiamato a confermarsi: la splendida prestazione in territorio italiano e l’attuale supremazia in casa Williams hanno bisogno di solide controprove.
Infine, la vecchia dominatrice di Mondiali Infiniti Red Bull Racing. La scuderia anglo-austriaca è il grande punto di domanda su quattro ruote di questa stagione automobilistica. Dubbi legati alla futura fornitura di motori, assenza di uno sviluppo concreto del telaio, penalizzazioni in griglia, un solo podio stagionale (doppio, nel GP d’Ungheria) all’attivo. In pratica, un fallimento a tutti i livelli, per una squadra abituata a stravincere gare e mondiali.

A Singapore, Lewis Hamilton eguaglierà il suo idolo di sempre, Ayrton Senna, come numero di gran premi disputati. Ma, oltre a pareggiare i conti con il leggendario pilota brasiliano in termini di gare alle quali ha partecipato, il pilota della Mercedes potrebbe eguagliarne anche il numero di vittorie, dal momento che l’asso brasiliano scomparso a Imola nel 1994 è ora in vantaggio di una sola lunghezza sul campione in carica.
Statistiche stimolanti, scenari stupefacenti, circuito così così, sviluppo-gara spesso noioso in attesa dell’ingresso della safety car, umidità traumatizzante, molti soldini…
In attesa dei riscontri in pista, Zio Bernie gongola e sente già gonfiarsi (ulteriormente) il suo portafogli.

 

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