Artistica
Ginnastica, Campionati Italiani – Finali Specialità: riscatto Ferlito, Rizzelli top da staggi, Fasana ok e l’Italia valuta
Al PalaVela di Torino si sono disputate le Finali di Specialità dei Campionati Italiani Assoluti di ginnastica artistica. Di seguito la cronaca e tutti i risultati delle gare che hanno assegnato i 10 tricolori.
VOLTEGGIO (femminile):
Sofia Busato succede ad Arianna Rocca, vincitrice degli ultimi tre titoli e oggi assente per infortunio. La comasca ipoteca il titolo con un superlativo doppio avvitamento iniziale (15.050, due decimi di bonus), poi esegue un semplice secondo salto per prendersi il tricolore (13.975) davanti alla veterana Adriana Crisci (13.875) e a Desiree Carofiglio (13.750).
Ricordiamo che Sofia diventerà senior il prossimo anno e potrà inserirsi nel gruppo che lotterà per le Olimpiadi. Potrà sicuramente diventare una specialista alla tavola come dichiarato anche dal suo coach.
PARALLELE ASIMMETRICHE:
Primo tricolore per Martina Rizzelli che rispetta i favori del pronostico e si impone con 14.650, 6.0 la nota di partenza e 4 decimi di bonus. Bella prova della comasca dopo gli errori di ieri che l’avevano anche esclusa dalla Finale (ci è rientrata per rinuncia della compagna Sofia Busato).
Convince come sempre la sua nota di partenza, può ancora migliorare l’esecuzione. Enus Mariani replica il film di ieri: errore sul primo elemento, poi ripete l’esercizio da capo e sbalordisce tutti per l’ennesima volta con delle linee pulitissime, delle difficoltà davvero rilevanti (il D Score finale è sempre di 6.0) e un’uscita in doppio teso perfetta. Quando l’esercizio sarà perfetto sarà un bene per tutta la Nazionale. Per il momento 13.550 (due decimi di bonus) come nel concorso generale e settimo posto finale.
Giada Grisetti, in testa dopo il turno di qualificazione, conquista una sbalorditiva medaglia d’argento: 14.000, 5.7 di D Score proprio come Giorgia Campana ma la Campionessa in carica deve accontentarsi del bronzo causa carta d’identità (il regolamento prevede che a pari merito si premi l’atleta più giovane). Caduta anche Erika Fasana (13.400, 5.9), per Meneghini 13.600, 13.850 di Tea Ugrin e Lara Mori.
TRAVE:
Carlotta Ferlito riscatta prepotentemente la prova di ieri quando è crollata di testa e domina il suo attrezzo preferito, laureandosi Campionessa d’Italia per la terza volta in carriera dopo le affermazioni del 2011 e 2013.
La siciliana ha ben eseguito un esercizio meraviglioso, inferiore a quello della Golden League solo perché non le è stato riconosciuto un collegamento: 14.800, 5.9 la nota di partenza e un decimo di bonus. Performance convincente e confortante, ci voleva davvero.
Meritato argento per Lara Mori (14.100, 5.6) ma usciamo confortati anche dalla prova di Elisa Meneghini che finalmente rimane in piedi sui suoi 10cm, infila il tanto atteso costale e porta a termine la prova con 13.950 (5.5): l’importante era non cadere, ora si provvederà a migliorare. Ricordiamo che non si era qualificata alla Finale causa gli errori di ieri ma la rinuncia di Federica Macrì le ha permesso di partecipare a questo atto conclusivo.
CORPO LIBERO (femminile):
Erika Fasana risparmia ancora lo Tsukahara avvitato (lo rivedremo a Novara) ma riesce comunque a vincere il suo primo titolo assoluto con un pregevole 14.750 (4 decimi di bonus) in cui spicca soprattutto il 5.8 di D Score. Quando introdurrà il suo miglior elemento si volerà sul 6.1 e sarà ben altra musica.
Scatenata Elisa Meneghini che conquista la seconda medaglia di giornata (14.600, 5.7, 4 decimi di bonus), Carlotta Ferlito si mette al collo il bronzo dopo l’oro alla trave (14.400, 5.6, 4 decimi di bonus). Una buona Italia complessivamente al corpo libero, considerando anche che manca Vanessa Ferrari.
CORPO LIBERO (maschile):
Tommaso De Vecchis sfrutta al meglio le due cadute di Andrea Cingolani (settimo con 12.400) e conquista il titolo (14.200) precedendo il veterano Enrico Pozzo (14.100) e Nicola Bartolini (14.100, 6.3 il rimarchevole D Score).
CAVALLO CON MANIGLIE:
C’è solo un uomo: Alberto Busnari, all’alba dei 37 anni che compirà settimana prossima. Il Cavaliere di Melzo conquista il 17esimo tricolore della sua carriera: dal 1998 al 2015 c’è stato solo lui (non ha ottenuto l’oro solo nel 2004). L’esercizio è stato ottimo, ci si aspettava qualcosina in più del 14.900 (6.6). Sul podio con il bronzo europeo salgono Paolo Principi (14.650) e Mattia Tamiazzo (14.150).
ANELLI:
Assente Matteo Morandi che a breve si opererà al menisco, primeggia Andrea Cingolani in virtù del suo 14.450 aiutato da un elevatissimo D Score (6.6). Una nota di partenza che dovrebbe permettere al marchigiano di ottenere punteggi ancora migliori. Secondo Marco Sarrugerio (14.400, 5.8), terzo Paolo Ottavi (14.400, 5.9).
VOLTEGGIO (maschile):
Anche in questo caso un errore di Andrea Cingolani (sul primo salto, 13.825 per il terzo posto su quattro concorrenti) permette al padrone di casa Lorenzo Pisano di conquistare a sorpresa il tricolore (13.950), secondo Salvatore Maresca (13.850).
PARALLELE PARI:
Non arriva la bordata da over 15 vista ieri ma Ludovico Edalli si impone agevolmente (14.700, 6.1) davanti a Mattia Tamiazzo (14.150) e Matteo Levantesi (14.100).
SBARRA:
Successo per l’infinito Enrico Pozzo (14.450, 6.2) che ha la meglio su Mattia Tamiazzo (14.300) e Paolo Principi (14.000).