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MotoGP, GP di San Marino Misano 2015, le pagelle: caos calmo per Marquez, errore imperdonabile per Lorenzo e rimpiantino per Rossi

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Il campione del mondo Marc Marquez torna meritatamente al successo, dopo Brno e Silverstone senza gradino più alto del podio. Per la quinta volta di fila al “Marco Simoncelli”, il successo non va a chi conquista la pole. Lo spagnolo è il più lucido di tutti in una gara con pioggia ad intermittenza ed inevitabili cambi moto ai box, precedendo gli incredibili Smith e Redding, grandi strateghi del meteo (da buoni inglesi). Rossi chiude quinto con qualche rimpianto ma guadagna comunque undici preziosissimi punti sul rivale Lorenzo, finito colpevolmente k.o. a sette giri dal termine. In ombra i ducatisti italiani, sorpresona Baz.
Vediamo i voti e i giudizi che hanno meritato i protagonisti principali.

Marquez: 9,5. Nel caos generale scatenato dall’alternanza umido-bagnato-asciutto si dimostra, nonostante la giovane età, il più equilibrato e freddo della compagnia. Eppure a Silverstone era stato tradito proprio dall’acqua (o dalla sua Repsol Honda?!), quindi, la reazione di Misano è di quelle da campione vero, di razza. Il suo distacco dalla vetta scende a 63 punti, ancora troppi per pensare di puntare con successo alla scalata iridata con sole cinque gare da disputare, tuttavia, il poker di trionfi stagionali – stesso score di Valentino – è stato servito proprio in “Casa Rossi”, su uno dei tre circuiti dove non aveva mai vinto prima in MotoGP.

Smith – Redding: 9. Altri due reduci delusi di Silverstone, con l’aggravante di non essere stati profeti in patria quattordici giorni prima. Voto e podio condiviso, poiché premiati entrambi dal rischio di non aver effettuato alcun cambio mezzo/gomme. Self control inglese in mezzo all’isteria collettiva. Well done…

Baz: 9. Un fantasma si è materializzato a Misano Adriatico. Piazzatosi tra il podio e il mostro sacro Rossi, il carneade transalpino proveniente dalla Superbike ha incamerato in Romagna di gran lunga il suo miglior risultato stagionale. Infatti, prima del GP di San Marino, il rookie ventiduenne in sella alla Yamaha Forward aveva ottenuto al massimo il dodicesimo posto sotto la bandiera a scacchi. A questo punto, non resta che migliorarsi anche in condizioni di gara “normali”. Mica facile.

Rossi: 8,5. Primo match point sprecato. Due cambi moto, come il vincitore Marquez, ma evidentemente fatti con un tempismo peggiore… I rimpianti rossiani sul circuito di casa si possono distillare così. Tira come un forsennato con le rain in condizioni di pista in via di asciugatura, usurandole a tal punto da girare troppo a lungo con pneumatici meno performanti rispetto a chi lo ha poi preceduto. Senz’altro le scelte strategiche sono state condizionate dal duello intestino e a tratti corpo-a-corpo con Lorenzo, senz’altro restano i rimpianti per non essere salito sul podio più bello di tutti per lui, tuttavia, restano nel setaccio di fine gara undici punti guadagnati in ottica Decima preziosi come pepite d’oro.

Ducati: 5. Desmosedici grigie come il cielo di Misano durante la gara. Il settimo e l’ottavo posto di Iannone e Dovizioso non possono essere considerati risultati degni della “Rossa” di Borgo Panigale, per di più dinanzi ai tanti ducatisti giunti a Misano con in mente un sogno chiamato podio. Pirro (ottimo quinto in qualifica) subito fuori dai giochi, unico assolvibile Petrucci, che con la sua Ducati satellite non ha bissato l’impresa bagnata di Silverstone ma ha tagliato il traguardo poco prima dei due più quotati compagni di casa motoristica.

Lorenzo: 3. Ci risiamo. L’allergia al bagnato prosegue, altro che squalo… Dopo il freno a mano tirato in terra britannica, il maiorchino della Yamaha si lascia prendere dalla foga a sette giri dalla bandiera a scacchi e si fa fregare dall’acqua ancora presente a macchia di leopardo sull’asfalto. Il “pesciolino” Rossi rischia di scivolargli via nella lotta per la corona iridata proprio come successo alla sua moto su una pista che tanto gli ha dato in carriera.
Ne deriva un coerente consiglio per i futuri caschi di Rossi: sostituire urgentemente l’immagine del predatore. Grazie.

Spettatori accorsi al Misano World Circuit “Marco Simoncelli”: 10-. Il “meno” soltanto per il mancato fair play (fisiologico) nei confronti di qualche avversario del Dottore… Novantaduemila presenti solo per la gara domenicale, tribune sold out da tempo, uno spettacolo indescrivibile. L’idolo di casa Valentino non ha vinto, anzi, ha interrotto a sedici la striscia di podi di fila, ma non s’è mai vista a Misano tanta gente felice per un suo quinto posto. Il pubblico presente ha regalato e si è regalato momenti di sport indimenticabili, come il nome, il cognome e le gesta dell’eterno ragazzo a cui è stata dedicata la pista.

 

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