MotoGP

MotoGP, GP San Marino 2015: i fischi a Lorenzo e Rossi sul palco del podio. Il troppo storpia

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Nel tredicesimo round del Mondiale di MotoGP, tenutosi sul celebre tracciato di Misano dedicato alla memoria di Marco Simoncelli, al di là degli aspetti sportivi tra un Marc Marquez che vince, in condizioni meteo complicate, e un Valentino Rossi che allunga in classifica generale grazie alla caduta di Jorge Lorenzo, tengono banco altri aspetti, chiamiamoli di contorno, che comunque vanno analizzati.

Di cosa vogliamo parlare? Dell’ennesimo brutto episodio di scarsa sportività nei confronti di Lorenzo, autore come detto di un errore a pochi giri dal termine, accolto dalla platea con un vero e proprio boato. Un’esultanza simile ad un goal di San Siro che fa storcere il naso in un background, teoricamente, animato da passione e divertimento. Il tifo becero da stadio ha invece preso il sopravvento sui veri appassionati delle due ruote, in numero sempre inferiore e sopraffatti da un fenomeno sempre più radicato. Ovviamente l’oggetto di questo fanatismo diffuso non può che essere Valentino Rossi, idolo della folla. Valentino, campione dalla classe infinita e longevità fuori dal comune, è riuscito nel corso degli anni a ritagliarsi un ruolo di primo attore nella top class non solo per le straordinarie vittorie ma anche per il suo essere personaggio. Una personalità fortemente istrionica quella del 46 che ha fatto presa non solo sul pubblico italiano ma mondiale, constatando la marea gialla onnipresente in ogni round iridato. Tuttavia, sopratutto nel nostro Paese, ciò ha portato a degli eccessi che possono essere rappresentati perfettamente dal seguente video.

Un atteggiamento pertanto negativo che, in un certo qual senso, viene cavalcato dall’organizzazione, chiaramente improntata ad un’ulteriore esaltazione della figura di Rossi. Una strategia di marketing sensata che però deve fare i conti anche con i risultati della pista. Il podio della gara di domenica prevedeva piloti diversi da Vale: Marquez vincente, Bradley Smith e Scott Redding al primo podio in top class. Erano questi drivers ad essersi meritati gli onori di chi era in circuito. Sfortunatamente il palco allestito per il podio, qualche minuto più tardi, si è trasformatato in un “One man show” con Valentino protagonista, pur essendo quinto a fine corsa. Un tributo che qualcuno ha motivato per dare spazio ai tanti tifosi “gialli” presenti e questioni logistiche. Vero è che tale scelta è fortemente singolare e discontinua rispetto a quanto accade altrove, pur considerando super-campioni come Rossi.

Si ha dunque la sensazione che il GP di Misano, per tutto quello che ruota attorno all’organizzazione del “palinsesto”, si tramuti nel GP di Rossi dove è lui l’unica star e anche il vincitore della gara finisce per essere oscurato. Un contesto che, guardandola in maniera più ampia, non fa che alimentare ulteriormente una visione ancor più faziosa in cui esiste sempre e solo un pilota. Possiamo dirlo: il troppo storpia e chissà forse Valentino, dall’alto del palco, oltre che essere fiero del supporto avrebbe potuto, come Sebastian Vettel a Monza, cercare di mediare a qualche fischio di troppo.

 

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